Primi
interventi da membro della Camera dei Deputati per l’onorevole Francesco
Cariello che, durante la seduta del 14 maggio scorso, è intervenuto davanti ad
un’assise impegnata a discutere del Decreto Legge 676, recante disposizioni
urgenti per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, per
presentare una rimodulazione dell’emendamento 901, precedentemente bocciato dal
consesso.
Un emendamento finalizzato, secondo Cariello, ad istituire un
apposito fondo rotativo per la concessione dei finanziamenti alle piccole e
medie imprese che vantino crediti verso la pubblica amministrazione.
“L’emendamento inizialmente prevedeva
l’istituzione del fondo, presso la cassa depositi e prestiti, ma visti i
suggerimenti del governo e di tutte le forze politiche, che si sono mostrate
favorevoli almeno nel merito, il M5s ha provveduto ad una rimodulazione –
ha introdotto Cariello – Premettendo che
i costi della politica devono essere ridotti, l’emendamento si propone di
utlizzare questi fondi per intervenire in favore delle imprese”.
“L’emendamento intende fornire ai partiti
e ai parlamentari la possibilità di rinunciare, su base volontaria. ai rimborsi
elettorali e ai rimborsi personali e la possibilità di utilizzare il fondo di
garanzia per le microimprese, già esistente presso il Ministero per lo sviluppo
economico” ha spiegato il deputato pentastellato, auspicando che “le altre forze politiche diano il proprio
consenso, affinché si dia al Paese un concreto segnale di disponibilità ad
abbracciare una nuova politica sensibile alle problematiche dell’apparato
produttivo, cardine della nostra economia”.
Il testo rimodulato ha, quindi, incontrato l’opposizione del Pd, espressa del
deputato Mauro Guerra, che ha invitato al ritiro del provvedimento perché “esiste già un fondo di sostegno per le
piccole imprese”.
“In secondo luogo – ha aggiunto
Guerra – si conta di finanziare questo
fondo con l’abrogazione delle norme sul finanziamento pubblico ai partiti,
senza che l’emendamento abroghi quest’ultimo. Per cui, avvieremmo una cosa
rimandando a successivi provvedimenti”.
“L’emendamento
è stato riformulato, ma non è stato possibile il confronto con le altre forze
politiche” ha risposto Cariello, chiedendo la sospensione della seduta, “affinché il nuovo testo possa essere discusso
in una riunione del comitato dei nove, in modo tale da permettere a tutti la
conoscenza”.