“E’
auspicabile che in tutti i ristoranti d’Europa si trovino soltanto bottiglie di
olio d’oliva etichettate e non anonime oliere. La normativa italiana deve
quindi essere estesa il prima possibile a tutti i Paesi dell’Unione, sia per
tutelare i consumatori che per sostenere i nostri produttori”. Lo afferma Sergio Silvestris, eurodeputato del Pdl e componente della Commissione
agricoltura del Parlamento Europeo, a seguito dei tentennamenti sulla questione
del Commissario europeo Dacian Ciolos.
“La norma che prevede la vendita di olio d’oliva nei
ristoranti solo con il ricorso a bottiglie debitamente etichettate e non
riutilizzabili, vietando l’uso delle oliere – spiega Silvestris, – fa parte del
Piano d’azione sul settore dell’olio d’oliva. Il pacchetto di norme, infatti,
punta a tutelare le eccellenze del settore con interventi nella promozione,
nella strutturazione della filiera e nei controlli sulla qualità. E’ assurdo
che in Europa si continui ad avere dei dubbi su una norma che punta alla
salvaguardia dei consumatori, che devono avere a disposizione tutte le
informazioni sul prodotto – e che vede un riscontro positivo da parte dei
nostri produttori di olio, che hanno la possibilità di entrare in nuovi e
importanti segmento di mercato”.
“In Commissione agricoltura – conclude Silvestris –
abbiamo chiesto al Commissario Ciolos di accelerare sull’obbligo delle
bottiglie etichettate nei ristoranti. La nostra battaglia, infatti, ha come
obiettivo quello di portare l’olio italiano di qualità, tracciato, con
etichetta, e senza possibilità di frodi e miscele fraudolente, su tutte le
tavole d’Europa”.