Il manifesto del Pd cittadino è chiaro: “Ci stanno premendo come limoni”.
Il tutto seguito da un elenco di tasse aumentate: Irpef +75%, Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili)
+65%, Tari (Tributo Comunale sui Rifiuti) Cosap e mense scolastiche.
“E i servizi peggiorano”.
«La
gestione del verde pubblico lascia desiderare, come la gestione dei contributi
sociali – è il commento del segretario del Pd Biagio Vaccaro-: l’amministrazione ho fatto una chiara scelta politica evitabile ed è nostro dovere informare i cittadini. Ci
sono altri comuni della provincia che hanno mantenuto le stesse aliquote o le
hanno addirittura abbassate».
In consiglio comunale la Tasi è stata aumentata dell’1%,
passando dall’1,5% al 2,5%. «Un
dato che resta comunque sotto la media nazionale», evidenzia l’assessore al Bilancio Michele Daucelli. Mentre
per quanto concerne l’addizionale IRPEF, si è passati dallo 0,40% («tra le aliquote più basse del passato», ricorda Daucelli) allo 0,70%, ma è cambiata la fascia di
esenzione: fino ad ora, riguardava la fascia di popolazione con reddito da 0 a
8mila euro, adesso è stata estesa alla
fascia con reddito fino a 13mila euro.
Per quanto riguarda la mensa
scolastica, proprio negli scorsi giorni il nostro quotidiano riportava tutte le
aliquote.
In base alle nuove tariffe decise
dall’esecutivo cittadino, la prima fascia (sono sempre dieci quelle
individuate, ndr), quella fino a 500 euro, continuerà a pagare il 10 %
del costo complessivo di un pasto. Quota immutata anche per chi è compreso tra
i 501 euro e i 2mila euro (20 % del pasto), e tra i 2.000.01 euro e i
4mila (25 per cento del pasto).
Aumenti importanti per la fascia compresa tra i
4.000.01 euro e gli 8mila euro (adesso dovranno
contribuire per il 60 % del costo di un pasto contro il 30 per cento
degli anni passati), la stessa quota spetta anche per chi è compreso tra gli 8.000.01
euro e i 10mila euro, che si fermava invece al 45 % del costo.
Il 60 % dovranno pagare anche tutti
coloro inseriti nelle fasce tra i 10.001 euro e i 14mila.
Per quelli considerati ancora più
facoltosi, infine, ci sarà da sostenere l’intero costo della pasto.
La giunta ha confermato, inoltre, tutti i criteri di
riduzioni ed esenzioni già presenti, tra cui quello per i minori
appartenenti ai nuclei familiari del progetto S.p.r.a.r.
Insomma, tasse, aliquote, percentuali,
ma chi lo “prende davvero a limone” sono i cittadini, come sempre.