“Non ho altre mete per i prossimi anni, sarò il sindaco di tutti finché la democrazia lo consentirà”.
Michele Abbaticchio, alle prese con la composizione della nuova giunta comunale (in realtà le caselle sono già quasi tutte assegnate, e sicuramente sarà un esecutivo assai poco diverso rispetto a quello uscente) e in attesa di capire la composizione ufficiale del Consiglio comunale, ancora ufficioso a un mese dalle elezioni, si lascia andare ad alcuni pensieri sparsi, che decide di diffondere dalla sua pagina Facebook.
Il principale è una sorta di “patto con la città”. Il primo cittadino non ha alcuna intenzione di scappare da Bitonto o di servirla a metà, preferendola ad altre – legittime – ambizioni personali più o meno vicine (Politiche 2018 o Regionali 2020), perché ci sarebbe tanto lavoro da fare.
“Lasciatemi lavorare, servo qui. Non scappo. Cosi come credo di servire all’area metropolitana che ci circonda per vincere alcune sfide che il nostro Comune deve affrontare strategicamente con altri.
Mio nonno (europeista convinto) mi ha insegnato quello che ha potuto. Tra le altre, l’ossessione per la crescita di una città che in quel tempo non lo ricambiò”.
Per fare questo, allora, ha bisogno, innanzitutto di una cosa. “Voglio una squadra forte ed unita, perché dobbiamo cambiare e non affrontare, costruire e non dividere”.