Mannaggia
alla miseria.
E noi che eravamo convinti che fosse fuggito via, mentre
l’amministrazione Valla scasava nottetempo per tragicomica implosione.
Invece,
no.
Il sardo è ancora qui, per i corridoi di Palazzo Gentile, e lotta con noi.
Già, stiamo
parlando dell’oristanese “intuitu personae”.
Fu lui che un mattino di primavera
di quasi un lustro fa illuminò l’ex questore, che scelse come suo capogabinetto
tale Mimì Pantaleo.
L’anagrafe dell’eletto fece gridare allo scandalo
tempestivi notisti, che si stracciarono indignati le vesti.
Anche noi
dicemmo la nostra, non potendo sfuggire al coro conformista, da buoni giornalai quali siamo (cfr. Ancona Gino), nonostante la norma lo
permettesse al primo cittadino.
Poi, però, pian piano scoprimmo l’uomo e ci
imbattemmo in un elegante, scaltro, sagace ex democristiano con una mente
politica grande così, ex braccio destro di Totò Fitto, presidente della Regione
Puglia, appassionato di ciclismo come pochi, innamorato del gigante che
scriveva poesie sui pedali Marco Pantani, segreto (ma nemmeno tanto) protagonista della tappa
bitontina del Giro, essendo stato capo della Federciclismo.
Insomma, il nome
sussurrato dal sardo non era del tutto sbagliato. Anzi.
Furono infauste vicissitudini
di salute ad impedirne una più compiuta espressione.
Infine, la fuga delle
variegate truppe valliane pose fine all’esperienza del palesino.
Ora, nei festosi giorni natalizi, è tornato alla ribalta, non Mimì, ma il sardo.
E non uno, ma
ben due elementi – giovani, per fortuna, e sempre nelle regole, per carità – accedono nell’organigramma comunale
per sua imbeccata.
Pure con l’amministrazione Abbaticchio, yes.
Niente di che,
per carità, i più navigati ci ammoniscono: “Ci sta”.
Tuttavia, ci resta una
piccola riflessione da fare.
Non c’è campo più minato della politica nel quale sia insidioso proclamarsi nuovo, altro, diverso.
Il rischio della smentita
occhieggia in agguato dietro l’angolo.
E se ricordi che “persona” in latino
voleva dire “maschera”, ti accorgi amaramente che, forse, siamo dinanzi ad una, sola carnevalata…