Proseguono gli appuntamenti la storia, attraverso gli incontri organizzato nell’ambito di “Historia Magistra”. Domenica scorsa si è parlato di guerra e relazioni internazionali con Luciano Canfora e Giulietto Chiesa.
Tanti gli argomenti discussi, partendo dai conflitti che in questi giorni insanguinano il globo ed occupano le cronache.
A cominciare dalla guerra civile in Ucraina. Un conflitto costruito, per Chiesa, al fine di dare una lezione alla Russia: «Tuttavia, milioni di italiani credono l’esatto contrario, cioè che la Russia abbia organizzato tutto. L’Ucraina ha un governo dichiaratamente nazista e vuole entrare nell’Unione Europea. Rischiamo dunque di trovarci i nazisti in Europa, responsabili, tra l’altro, dell’abbattimento dell’aereo malese, per errore, perché scambiato con quello dove viaggiava Putin».
Quella di Chiesa è una vera e propria difesa a spada tratta della Russia, del suo presidente Vladimir Putin e del suo ruolo nello scenario geopolitico attuale: «Viene sempre presentata come un aggressore, ma dal 1989 non ha mai allargato di un centimetro i propri confini. Invece, se non ci fosse la Russia saremmo già in una guerra mondiale. La Cina non ha ancora la forza di tenere a bada gli Usa. Tra qualche anno ce l’avrà. E, infatti, alcuni rapporti statunitensi, gia negli anni ’90, dichiararono che per il 2017 la Cina sarebbe diventata il principale ostacolo alla sicurezza degli Stati Uniti».
Il ruolo della Russia, dunque, per il giornalista, è antitetico a quello degli Stati Uniti «responsabili, negli ultimi anni, di quattro guerre, delle migliaia di morti in Ucraina, di aver creato l’Isis per rovesciare Assad in Siria. Quest’ultimo sembra essere uscito all’improvviso, ma chi finanzia un esercito di 60mila uomini con uniformi e armi nuove? Non sono Russia o Cina. Sono i servizi segreti dell’Arabia Saudita che spendono tanti soldi per finanziare l’Isis. Ed essendo una filiale dei servizi americani, non potrebbero farlo senza il loro appoggio».
Dure le previsioni sul futuro degli equilibri internazionali che, secondo l’ospite, sono vicini al collasso: «Noi siamo sotto lo scacco degli Usa, convinti di essere padroni del mondo, nonostante altri 7 milioni di persone non vogliano andare nella stessa direzione. Sono un paese che, per otto anni, è stato guidato da un demente convinto di parlare con Dio e dove solo una persona su sette ha un passaporto e, dunque, sa cosa sia il resto del mondo. Gli Usa stanno perdendo molto del potere che hanno avuto in passato, al contrario della Cina che è molto più forte. Ecco perché credo che siamo alla vigilia di una terza guerra mondiale. Non tra 50 anni, ma massimo sei o sette».
La soluzione per l’Italia, secondo Chiesa, è uscire dalla Nato, «altrimenti saremo sempre in guerra».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Canfora si sofferma sul ruolo della Chiesa cattolica, ricordando la figura di Oscar Romero, arcivescovo cattolico ucciso da un cecchino di estrema destra, per il suo impegno contro la dittatura militare a San Salvador: «È stato assassinato da squadroni della morte finanziati dagli Usa. La pratica per la sua beatificazione è bloccata da anni e solo recentemente Papa Francesco ha dichiarato di volerla concludere. La Chiesa ha la capacità di capire quando non è più il caso di appoggiare i potenti ed oggi si può dire che è in prima linea nella battaglia anti imperialistica».
Sotto accusa anche il sistema dell’informazione: «Hanno ignorato di informare sulle proteste in Spagna, sull’onda del successo elettorale di Tsipras in Grecia, parlando solo dell’elezione del Presidente della Repubblica. Se la protesta greca trova consensi anche in altri paesi sofferenti è evidente che qualcosa cominci a scricchiolare. Non si parla più della situazione egiziana, dove si vuole rovesciare con la piazza di un governo eletto legittimamente. Stessa cosa per l’Ucraina, dove però tutto è stato presentato come la presa della bastiglia contro il dittatore Yanukovic».
Cacciare tutti i direttori dei telegiornali «che hanno già ampiamente dimostrato di mentire» e fondare canali televisivi indipendenti è, per Giulietto Chiesa, la soluzione per ridare dignità all’informazione: «È possibile. Io l’ho fatto con una webtv che si chiama Pandoratv.it».