«Votare Forza Italia significa che
viene prima l’Italia e poi l’Europa». Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato e uno degli uomini di punta del partito guidato da Silvio Berlusconi, ne è fortemente convinto, e ieri ha cercato di inculcare questa idea anche ai sostenitori e
agli affezionati bitontini in vista delle elezioni europee in programma
domenica.
«Il nostro obiettivo è quello di
rilanciare le politiche europee verso la parte meridionale del Mediterraneo e
verso il Sud del continente, perché l’Italia dà all’Europa più di quanto
concede», afferma Gasparri, convinto che «l’agricoltura è ancora la
cenerentola delle politiche europee, e il nostro Mezzogiorno ha bisogno come
il pane degli investimenti e dei fondi strutturali europei».
«La sinistra invece – ragiona l’ex ministro delle Comunicazioni – propone
come presidente della Commissione europea il tedesco Martin Schulz, e questo
significa accentuare ancora più potere a un paese, la Germania, che non mi
sembra sia in deficit politico.
I nostri rappresentanti saranno decisivi
per cambiare le politiche di austerità europee, guardare alla creazione di
occupazione e difendere i prodotti agricoli e industriali del nostro paese
dalla concorrenza sleale dei paesi asiatici».
Gasparri, poi, è convinto che si debba
bloccare la missione “Mare Nostrum”, «perché serve soltanto a portare i
clandestini in Italia». Non mancano, poi le bordate a Renzi («fa
politica improvvisata e ha lasciato fuori dal bonus degli 80 euro i pensionati
e gli artigiani»), e a Beppe Grillo, «che vuole portare a Bruxelles e a
Strasburgo gente assolutamente sconosciuta».
Poi un auspicio “locale”: «Ben presto
il centrodestra tornerà alla guida del comune di Bitonto».
Anche Sergio Silvestris,
europarlamentare uscente, scommette sul suo partito. «L’anno scorso
abbiamo preso il 21%, e dopo un anno, nonostante hanno condannato Berlusconi,
siamo ancora sulla stessa quota, e perciò non siamo assolutamente in crisi come
invece sostiene qualunque.
Dobbiamo difenderci da chi vuole un’Italia
debole e da chi usa l’Europa per far cadere i
nostri governi».