“Nell’audizione di stamattina (ieri, ndr) sull’attuazione del federalismo fiscale la Ministra per il Sud Mara Carfagna ha evidenziato gli obiettivi raggiunti nell’ultimo biennio, dimenticando però di dare merito a chi ha lavorato duramente per ottenerli. Già, perché senza il grande lavoro dietro le quinte del Movimento 5 Stelle, della commissione bicamerale e del sottosegretario all’Economia Laura Castelli, saremmo ancora fermi alle iniquità precedenti. Se il Paese ha iniziato finalmente il percorso per superare la spesa storica dei Comuni e realizzare un federalismo compatibile con la giustizia sociale, è grazie alla nostra insistenza e all’azione dei due governi Conte”. Lo dichiara in una nota la deputata bitontina M5S capogruppo della commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo Francesca Anna Ruggiero.
“In particolare – continua Ruggiero – andrebbero ricordati due passaggi fondamentali: il primo è l’aggiornamento del target perequativo del Fondo di Solidarietà Comunale dal 45% del 2019 al 100% del 2030, con una progressione del 5% annuo. In concreto significa che a regime il Fondo di Solidarietà Comunale andrà a compensare l’intera differenza tra capacità fiscale del singolo comune e i fabbisogni standard per l’erogazione dei servizi fondamentali. Il secondo passaggio decisivo è l’aggiornamento degli stessi fabbisogni standard nel campo degli asili nido e dei servizi sociali, ora più coerenti al fabbisogno reale e meno legati alla spesa storica. Per quanto riguarda questi due servizi, inoltre, con la Legge di Bilancio 2021 abbiamo stanziato risorse aggiuntive al fine di raggiungere gli obiettivi intermedi e sostenere l’azione perequativa del Fondo di Solidarietà Comunale. Si tratta a regime di 300 milioni per i posti negli asili nido e di 650 milioni per i servizi sociali”.
“La strada da fare è ancora lunga, ma dal 2019 i due governi animati dal M5S hanno sbloccato un processo riformatore che si era arenato sulle divisioni territoriali del passato. Il Recovery Fund, da questo punto di vista, ci aiuterà a fare ulteriori passi avanti, soprattutto in tema di investimenti infrastrutturali. Per assicurarci che al Sud non vengano sottratte le risorse a cui ha diritto si potrebbe pensare ad una Centrale di committenza che limiti gli appalti per gli investimenti nel Mezzogiorno alle sole imprese meridionali. Rimane ancora da sciogliere il nodo dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP), la pietra angolare dell’intero progetto federalista. Per realizzare un federalismo fiscale rispettoso del dettato costituzionale andrà superato il principio dell’invarianza finanziaria e della media regionale, calcolando i fabbisogni standard su base provinciale. Siamo sicuri che grazie al nostro contributo e alla collaborazione delle altre forze politiche raggiungeremo anche questo obiettivo”, conclude.