«Insieme al reddito di cittadinanza occorrono lavoro e case per le nostre famiglie giovani e meno giovani. Senza un sistema statale di supporto alla crescita professionale dei nostri ragazzi, non si va da nessuna parte. Faremmo solo carità istituzionale. Gli altri candidati cosa propongono a riguardo?».
Così, Michele Abbaticchio, già sindaco di Bitonto e vicesindaco metropolitano, oggi candidato civico alla Camera dei Deputati per la coalizione di centrosinistra formata da Pd, Più Europa, Impegno Civico, Sinistra Italiana, Verdi.
Una consapevolezza che nasce dall’aver toccato con mano la sofferenza dei Comuni, durante la sua decennale esperienza da sindaco di Bitonto: «Lo Stato deve adottare il cittadino che ha rispettato un percorso formativo e professionale con standard regolamentati e verificati tramite le agenzie regionali, aiutandolo nel trovare casa e affiancando questo sistema al reddito di cittadinanza».
«Su questo non vedo ancora alcuna proposta da parte degli altri candidati» continua il vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, convinto che il sistema della formazione professionale debba tornare al centro dell’agenda nazionale, perché è l’unico in grado di unire le esigenze dei disoccupati con le reali richieste delle imprese, orientando il mondo del lavoro verso specifiche, a volte introvabili, capacità lavorative: «Così come occorre facilitare l’accordo tra privati, nel momento in cui mancano garanzie di riscossione dei canoni di locazione per i proprietari. Condizione, questa, che mette in difficoltà i giovani in cerca di prima casa con contratto di lavoro precario e i disoccupati non più giovani che cercano di ricollocarsi sul mercato del lavoro dopo licenziamento. Occorre istituire un fondo di rischio, per garantire i proprietari delle abitazioni nel concedere in affitto le stesse. Il fondo deve prevedere una dotazione finanziaria di garanzia e copertura per la stipulazione di contratti di locazione, con verifica pubblica dell’affidabilità del contraente».