Che la gente si stesse disamorando della politica, lo si era capito da tempo.
Per di più, molti sono esasperati dalle continue consultazioni elettorali e l’appuntamento per rinnovare il parlamento di Strasburgo non ha mai riscosso grande favore presso i bitontini.
Anche gli scontri fra i leader nazionali hanno avuto come pomi della discordia questioni scottanti, che, spesso, nulla avevano a che vedere col nostro destino nel Vecchio Continente.
Dunque, era logico che nelle sezioni scrutatori, segretari e presidenti rischiassero noia e solitudine.
E che il partito in oceanico vantaggio sia quello degli astensionisti.
A Bitonto a mezzogiorno neppure il 10 percento degli aventi al voto s’è recato a fare il proprio dovere democratico.
La cifra, almeno, viene superata a Palombaio e Mariotto. Più uomini che donne sono andati ad apporre le croci sui simboli e ascrivere i nomi dei prediletti.
Si spera nel pomeriggio e nella sera.
C’è tempo per votare fino alle 23.