Bene, con gli ultimi comizi in piazza, questa campagna elettorale un po’ così si è conclusa.
Domenica, toccherà alle urne – i seggi saranno aperti fino alle 23, subito dopo si terranno le operazioni di spoglio – emettere il verdetto decisivo.
A noi, non resta che fare qualche breve considerazione.
Innanzitutto, è positivo aver registrato sostanziale fair play fra i candidati della nostra città, cioè in ordine alfabetico: Giuseppe Cannito, Domenico Damascelli, Michele Daucelli, Ezia Di Carlo, Francesco Izzo, Ottavio Morea, Vito Palmieri, Stefano Presicce, Mariano Rubini, Grazia Scaraggi.
Anche questo è un buon segno di civiltà.
Certo, non è stato difficile constatare sfiducia e disinteresse fra la gente, ormai esasperata dalla classe politica, nazionale e non, incapace di leggere i veri problemi che affliggono la quotidianità di tutti, farne l’analisi e proporre eventuali ipotesi di soluzioni, giacché la bacchetta magica non è prerogativa di nessuno.
Come, forse, dimostrato dal fatto che candidati alla presidenza da queste parti non se ne sono visti, eccezion fatta per l’oncologo Schittulli, Bitonto non è propriamente al centro dell’agire politico di Via Capruzzi.
D’altronde, numerosi ambiti dipendenti dalle volontà regionali sono stati nel tempo più penalizzati che impreziositi. E’ un dato incontrovertibile, purtroppo.
E, dunque, onde evitare che questo costante, inesorabile depauperamento si reiteri, fatto sempre salvo il rispetto per la libertà di scelta di ognuno, vi consigliamo patriotticamente di “votare bitontino”, oltre che di dare il vostro consenso a chi sapete essere persona onesta, pulita e leale (che magari non abbia comprato i voti, sapete, di questi tempi…).
Se non altro per salvare il salvabile…