Dalle forze politiche della Coalizione civica di centrosinistra (Bitonto Solidale, Città Democratica, Direzione Bitonto, Iniziativa Democratica, Italia Dei Valori, La Puglia In Più, Progetto Comune Viviamo La Città, Tra La Gente, Rifondazione Comunista, Riformisti Cattolici E Popolari, 70032 Città In Movimento) riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Nel settembre del 2011, una società, di nome FER.LIVE appositamente costituita 6 mesi prima da ECOFER AMBIENTE s.r.l. di Roma e da MAIO s.r.l. di Lanciano, presentava all’Ufficio Gestione Rifiuti della Provincia di Bari, un progetto per la realizzazione di una “Piattaforma Integrata per il trattamento di metalli da rifiuti con bacino energetico secondario“ da realizzarsi in territorio di Bitonto e precisamente nella cava per inerti edili sita in contrada Colaianni, dove la stessa FER.LIVE s.r.l. aveva già ubicato la sua sede legale. Progetto con un budget di investimenti previsti di circa 60 milioni di euro, con utilizzo anche di fondi europei.
Il progetto aveva ottenuto a tempo di record, in solo 5 mesi, tutte le autorizzazioni necessarie e in particolare in data 30.12.2011 dalla Provincia di Bari il parere favorevole di VIA e pochi giorni prima il parere ambientale favorevole dal Comune di Bitonto, con l’Amministrazione Valla.
Nel maggio 2012, dopo i numerosi pareri favorevoli degli enti preposti, la commissione per la valutazione AIA, accoglieva solo in parte il progetto presentato, osservando che, con riferimento al cosiddetto “bacino energetico secondario”, in realtà esso realizzava un processo industriale di trasformazione e non una semplice cernita di residui ferrosi, e che tanto secondario non sarebbe stato, in quanto avrebbe avuto un volume di 3.000.000 di mc e dovendo trattare oltre 400.000 mc di reflui umidi ed altri materiali biologici non ben chiariti.
Il Consiglio Comunale affrontò nel 2013, con la prima amministrazione Abbaticchio, il problema discarica FERLIVE in due sedute che portarono alla approvazione di un atto di indirizzo per ridurre le autorizzazioni per rifiuti speciali sul territorio di Bitonto, e, in seguito, alla parziale modifica dell’art. 22 del regolamento edilizio che disciplina la materia, in modo da limitare la possibilità di apertura di discariche solo a casi assolutamente eccezionali. Il piano regionale ha poi successivamente introdotto una normativa specifica particolarmente restrittiva.
Nel frattempo, la giunta Abbaticchio, prontamente attivatasi, con atto n. 191 del 19 luglio 2013, proponeva ricorso di parte, al TAR, previa sospensiva, avverso la realizzazione dell’impianto della FERLIVE
Il TAR Puglia si pronunciava con la sentenza n. 713 del 9/6/2016, contro il ricorso della FERLIVE, accogliendo anche le opposizioni del Comune di Bitonto, definendolo in parte inammissibile ed in parte infondato.
La FERLIVE proponeva ricorso al C.d.S. avverso la sentenza del TAR Puglia e richiedeva alla città metropolitana la proroga della VIA, già negata con atto PG n. 153480 del 22.12.2016. Tale diniego è stato impugnato dalla FERLIVE al TAR Puglia, ma, prima del pronunciamento, con atto del 14.06.2017 la città metropolitana di Bari, tornando sui suoi passi, concedeva la proroga alla VIA, in autotutela. Questo atto, certamente inopportuno, avrebbe dovuto essere preceduto dalla riconvocazione della conferenza di servizio, a cui avrebbe partecipato il Comune di Bitonto per ribadire la sua posizione.
Ancora una volta la nuova giunta Abbaticchio, in continuità con le azioni messe in atto nel precedente mandato, ha deliberato di proporre ricorso avverso la delibera della Città Metropolitana e di costituirsi in giudizio contro la FERLIVE presso il consiglio di stato con D.G. del 20.07.2017 n. 135
Questi sono gli atti concreti realizzati negli ultimi sei anni dal Comune di Bitonto e dalle Amministrazioni Abbaticchio, che hanno seguito sempre con estrema attenzione e fermezza la vicenda FERLIVE, impedendo l’insediamento della discarica. Questo è l’operato, di cui andiamo fieri, di una compagine amministrativa che ha sempre tutelato gli interessi della cittadinanza, del territorio e dell’ambiente, ponendoli in primo piano rispetto a qualsiasi altro tipo di considerazione e opportunità, dovendo anche, in molti casi, rimediare ad errori e storture commesse da amministrazioni precedenti.
Questo è la situazione reale di cui la città deve avere piena consapevolezza, per la quale serve il sostegno e l’impegno attivo di tutta la Comunità nelle sue componenti sociali e politiche, con una strategia comune, e che richiede un serio atto di responsabilità da parte di quelle forze politiche di opposizione che attraverso falsità e inesattezze vorrebbero strumentalizzare politicamente l’affare FERLIVE, per tentare di colpire irresponsabilmente l’Amministrazione Abbaticchio.