Via
libera al rendiconto di gestione 2015, e ad alcuni provvedimenti di
carattere urbanistico.
Il
Consiglio comunale di ieri, ritornato a essere celebrato di mattina e
in prima convocazione, non ha riservato grosse sorprese. Tutto è
andato come doveva, anche negli immancabili scontri dialettici
politici tra il sindaco Michele Abbaticchio e il capogruppo di Forza
Italia Domenico Damascelli.
Centro
tecnologico e atto di indirizzo di Mundo. Dopo
aver ricordato il 24esimo anniversario della strage di Capaci costata
la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e a tre uomini della
scorta, e aver registrato lo sfogo amaro di Pino Maiorano (Lista
Intini) sulla assoluta inutilità della 2°commissione “incapace
di analizzare il bilancio”, i
lavori iniziano con molti assenti e con “soltanto” un’ora di
ritardo rispetto all’orario concordato.
Da
analizzare (per dare il tempo ai ritardatari di arrivare) ci sono
innanzitutto i tre provvedimenti di natura urbanistica.
Il
primo riguarda l’accordo di gestione integrata con il Politecnico di
Bari per il Centro tecnologico da realizzare nella zona artigianale.
Tutti d’accordo.
Il
secondo è incentrato su un suolo ubicato in via Piepoli, che il
Comune nel 2007 aveva tentato di espropriare trovando il “no” del
Consiglio di Stato. Ebbene, ora i proprietari di quel bene chiedono
risarcimento da Palazzo Gentile oltre che quello che li spetta.
Tredici voti favorevoli, un astenuto (Toscano).
Il
terzo è il via libera al Piano urbanistico di
iniziativa privata su suolo tipizzato presentato nel dicembre 2014, e
su cui anche la Soprintendenza ha dato parere favorevole.
Francesco
Mundo (Partito socialista) prende la palla al balzo e chiede
all’assemblea l’adozione di un atto di indirizzo che impegni la
struttura amministrativa e comunale a dotarsi di un Piano urbanistico
esecutivo che riguardi tutte quelle zone (via Megra, via Achille
Grandi, via Abbaticchio, via Maria Cristina di Savoia) tipizzate
a1ter – di discreto interesse panoramico – che consenta ai
residenti di poter costruire e non soltanto di ristrutturare.
La
proposta è accolta subito senza problemi.
Rendiconto
di gestione 2015. L’aula nel
frattempo si riempie un po’ di più (arrivano anche gli esponenti di
Partito democratico e Forza Italia), e Michele Daucelli può
relazionare su cosa è stato il 2015. Molto brevemente, in realtà:patto di stabilità rispettato, e avanzo di amministrazione di 36
milioni di euro (non è un buon segno, perché sono soldi che il
Comune non può spendere).
Christian
Farella (Gruppo misto) sottolinea alcune osservazioni fatte dai
revisori dei conti sul provvedimento: maggiore attenzione alla spesa
complessiva, riforma delle Consulte (“dovrebbe
arrivare prestissimo”, assicura
Rocco Mangini), e adozione di un sistema informatico che regoli
meglio il rapporto con le società partecipate. L’ex esponente di
Moderati e popolari chiede, poi, che ogni assessore relazioni su
quanto fatto l’anno scorso. Domenico Damascelli è d’accordo.
Il
resoconto assessorile dura tre quarti d’ora. Cosa c’è di nuovo?
L’Urban Center sta avendo i primi riconoscimenti e l’idea e quella di
creare una rete di Urban Center dell’area metropolitana.
Tra
settembre e ottobre dovrebbe essere inaugurato il Centro
polifunzionale Paolo Borsellino. È partita la gara per installare le
telecamere nelle zone commerciali con un bando di 162mila euro preso
dalla Conca barese.
È
in fase di predisposizione del Regolamento della polizia mortuaria.
Damascellivede una realtà diversa rispetto a quella disegnata dall’esecutivo e
non lo nasconde. Puntando il dito sui toni trionfalistici con cui
vengono fatti certi annunci, e sulle promesse mancate. Sottolinea le
grandi falle nella cura del verde pubblico – specie in viale
Giovanni XXIII –, chiede più attenzione alla
viabilità rurale e a quelle zone della città ancora bloccate (zona
h, zona c2, tra via Ammiraglio Vacca e via Angelini), reputa
“completamente dimenticata” la politica edilizia e
urbanistica della città. “Dove sono le 13 unità in più che il
sindaco aveva promesso all’Ufficio turismo? Quale bene culturale è
stato recuperato?? Che fine ha fatto quel pozzo artesiano di cui già
sono stati stanziati i soldi e approvato il progetto? Voi fate solo
politiche di Marketing elettorale, non territoriale”.
Perplessità
le esprime anche il capogruppo dei piddini, Francesco Paolo Ricci.
Chiede
lumi sul costo di gestione del teatro (circa 200mila euro nel 2015),
su dove siano finiti i vigili urbani, visto che per strada non si
vedono mai, e su cosa ne sarà dei 600mila euro dell’Europrogea.
“Siamo
creditore privilegiato – rassicura
Michele Daucelli – e abbiamo chiesto di darci subito i
primi 300mila euro, poi il resto con le dilazioni”.
Poco
dopo le 14 si vota. Compatto il sì della maggioranza, altrettanto
unito quello della minoranza (Ricci, De Palma, Toscano, Farella,
Damascelli, Rossiello) per la bocciatura.