Adozione di un documento condiviso da tutto il Consiglio comunale.
Aggiornamento dell’assise questa sera alle 20 con la presenza dei rappresentanti dei comuni di Giovinazzo e Palo del Colle. Sono le “decisioni” della seduta consiliare monotematica di ieri, totalmente dedicata all’”affaire” Tribunale, e piena zeppa di avvocati tra il pubblico.
Ed è proprio il presidente dei 358 legali bitontini, Michele Calamita, il primo a prendere la parola, spiegando che «la nostra battaglia non è contro Modugno, né di retroguardia e né di campanilismo. L’accorpamento delle sedi distaccate determina la paralisi del sistema giudiziario».
Calamita, poi, illustra le ultime novità sulla vicenda: nella giornata di ieri, infatti, l’Ordine degli avvocati di Bari ha deciso di presentare ricorso al Tar per tenere in piedi sei (per Acquaviva non c’è speranza) sedi distaccate del Tribunale di Bari. E proprio il presidente del Tribunale del capoluogo, Vito Savino, ha ammesso di non condividere un decreto che gli è piovuto dall’alto.
Vito Palmieri, presidente del Consiglio comunale, legge il documento che sarà adottato dall’assise e che sarà approvato questa sera. Si invita il presidente del Consiglio ed il ministro della Giustizia a modificare il decreto dell’8 agosto scorso, e si impegna i rappresentanti parlamentari ad adottare tutte le misure utili alla causa. A seguire, poi, gli interventi dei consiglieri comunali, in prima linea e solidali con la battaglia degli avvocati bitontini.
Secondo Francesco Toscano (Udc) «la scelta di accorpare Bitonto a Modugno è insensata», Francesco Mundo (Psi), invece, sottolinea come la difesa del Tribunale non è solo un “vantaggio” per gli avvocati, ma anche per i singoli utenti esterni.
Christian Farella (Indipendente) vede «un’aggressione totale al nostro territorio», e una «Bitonto ormai cimitero dei servizi». Francesco Paolo Ricci (Pd) ricorda che anche l’Associazione nazionale magistrati (Anm) è favorevole al decreto della Cancellieri, che «la protesta nasce anche per enfatizzare il collasso dell’edilizia giudiziaria barese», che «980 parlamentari possono fare ben poco su alcune questioni importanti».
Il Popolo della libertà, con Domenico Damascelli e Carmela Rossiello, parla di «provvedimento scellerato che non ci poteva prendere in giro». Concordi anche Filippo D’Acciò (Città democratica) e Giovanni Ciccarone (Progetto Comune).
Duro anche l’intervento del sindaco Michele Abbaticchio, che mette in risalto come «l’aria che sta tirando sulla nostra città è davvero pesante», ed annuncia battaglia: «Come abbiamo detto no alla discarica dei materiali ferrosi, come abbiamo fronteggiato l’assessore regionale Marida Dentamaro sulla questione Città metropolitana, così faremo battaglia anche sul Tribunale». A condizione, però, «che si marci tutti insieme e tutti uniti».
Dice la sua anche il deputato Francesco Cariello, che ha promesso di intercedere con il sottosegretario del ministero di Giustizia Giuseppe Berretta.
L’assise, poi, si dà appuntamento a questa sera.