Il consiglio comunale di ieri si è aperto con l’invito rivolto all’assise cittadina per la raccolta fondi avviata gli scorsi giorni per la restaurazione dell’Immacolata di Porta Baresana. L’assemblea ha quindi sancito ufficialmente l’avvio dell’avventura consigliare per Maria Grazia Gesualdo (prima fra i non eletti della lista Tra la gente Avanti con Michele Abbaticchio), subentrata ad Angela Saracino, che ha sostituito l’ex-assessore alla Pubblica Istruzione Vincenzo Gesualdo, peraltro padre della neoconsigliera. Emanuele Sannicandro (Insieme per la città), pur augurando buon lavoro alla Gesualdo, non ha mancato di sollevare polemiche sulle dimissioni dell’assessore, a suo dire ancora ingiustificate («Si è dimesso per impegni professionali, ma non poteva aspettarselo già 4 mesi fa?»). La neoconsigliera andrà a sostituire la Saracino nella I e IV Commissione.
Con la questione della permanenza di Vincenzo Castellano in qualità di amministratore unico dell’Asv si è aperta la sezione delle Interrogazioni e Interpellanze. Sannicandro ha sollevato dei dubbi sulla legittimità della proroga citando la legge dello Stato n. 444 del 15 luglio 1994, secondo la quale ogni atto eseguito oltre i termini di legge dall’amministratore unico, fatta eccezione per quelli indifferibili e di ordinaria amministrazione, sarebbe nullo. La norma stabilisce inoltre che gli organi possano essere prorogati per un periodo massimo di 45 giorni, durante i quali adottano solo atti di ordinaria amministrazione. Un limite temporale pienamente superato da Castellano. La sua nomina fu infatti approvata all’unanimità dall’assemblea dei soci con durata dal primo ottobre 2014 fino alla data di approvazione del Bilancio dell’esercizio 2014 (cioè fino a giugno 2015). Contestazioni tecnico-giuridiche che saranno inviate alla Corte dei Conti, e a cui il sindaco Michele Abbaticchio promette di fornire risposta scritta per avvalersi della piena consulenza tecnico-giuridica richiesta dal caso.
Michele Daucelli ha puntato quindi l’attenzione sulla stipulazione di contratti pari a 1 milione e 500 mila euro realizzata da Asv durante il periodo di proroga straordinaria. Infine ha denunciato lo «sperpero di denaro pubblico» in merito all’affidamento ad una società terza della gestione della contabilità per 5 mila euro mensili, mentre si attendono notizie circa il bando per l’amministratore unico scaduto il 13 marzo 2017.
Un’interrogazione dello stesso Daucelli ha sollevato la questione relativa alla crisi dell’asp Maria Cristina, per cui il numero di mensilità dovute ai dipendenti ha ormai toccato quota 24. Sul caso ha risposto l’assessore al Welfare Gaetano De Palma, che ha illustrato le due soluzioni presenti sul tavolo: una prima, con cui, compatibilmente con le competenze dei lavoratori, essi sarebbero ricollocati nell’Asl, preservando lo status di dipendente pubblico. In tal senso, i componenti della commissione paritetica varata in uno degli ultimi consigli comunali e dedicata alla questione, hanno incontrato il dottor Pierluigi Ruggiero, responsabile in Regione di Asp. Dall’incontro è maturato l’impegno, a detta di De Palma, di un incontro con Asl e assessorato al Lavoro che discuta sulla fattibilità o meno del ricollocamento. La seconda strada sarebbe quella del Project Financing con cui si ripianerebbero parzialmente i debiti del Maria Cristina. «L’intenzione sarebbe quella di chiedere al soggetto un anticipo dei canoni di locazione per liquidare le mensilità dei dipendenti», ha ipotizzato De Palma. Un’idea accolta con scetticismo da Daucelli, che ha ribattuto come aspettarsi un «anticipo di 1,4 milioni di euro è ambizioso».
Sempre il consigliere di Insieme per la Città ha denunciato una mancata copertura pari a 550 mila euro, derivanti da un gap fra le spese relative al servizio di igiene urbana (10,3 milioni di euro) e le entrate (9,1 milioni di euro). Una discrasia di Bilancio che ci si era ripromessi di risolvere tramite entrate maggiori derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, di cui però si è accertata una cifra pari a 90 mila euro. L’assessore al Bilancio Domenico Nacci ha promesso una rimodulazione per evitare che questo gap rimanga nel bilancio, soluzione accolta criticamente da Daucelli.
É stato invece Cosimo Bonasia (Insieme per la Città) a sollevare la polemica sulla consulenza a titolo gratuito ricercata dal Comune e per cui proprio ieri la Gazzetta del Mezzogiorno aveva pubblicato un editoriale molto duro nei confronti dell’amministrazione. Gratuità dell’incarico normata dal legislatore, come sottolineato dal segretario generale Salvatore Bonasia, e polemiche dell’editorialista barese liquidate come «imbecillità» e «cretinate» dal sindaco Michele Abbaticchio.
Dino Ciminiello (M5S) si è soffermato invece sulla questione relativa alla scontistica del 20% della Tari promossa dall’amministrazione nel caso di un costante svolgimento della raccolta porta a porta nel centro storico e nelle frazioni. Costante svolgimento non verificabile, secondo gli strumenti a disposizione di Asv.
Sannicandro ha riferito di un episodio di smaltimento illecito di materiale di risulta in via Torre d’Agera. Alle rimostranze di alcuni cittadini per lo sversamento illegale, essi hanno ricevuto minacce e intimidazioni.
La seduta si è poi sciolta senza consumare gli altri punti all’ordine del giorno, in particolare quello relativo alla petizione popolare per l’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo “Don Tonino Bello” di Palombaio e Mariotto.