Dopo gli interventi di Intini, Toscano e Damascelli, è stato Francesco Paolo Ricci ad esprimere i suoi dissapori sul consuntivo.
Il capogruppo piddino ha puntato il dito innanzitutto contro il neo vicesindaco Rosa Calò, che avrebbe dovuto presentarsi dinanzi ai capigruppo.
Successivamente, ha evidenziato tutta una serie di mancanze anche su piccole cose, sottolineando come si pensi troppo ad attività lontane da noi.
«Ho trovato un’enorme mole di economia sui singoli capitoli di spesa come quello per il funzionamento del consiglio comunale e quello relativo al fondo di riserva, che sarebbe stato utile per rimpinguare i capitoli sui servizi sociali e specialmente per far fronte alle emergenze quali la disoccupazione e gli interventi per le procedure di sfratto, nell’ambito delle politiche abitative», arringa subito Ricci.
«Perché – si chiede ancora l’avvocato – non sono stati ancora ritirati gli assegni per i beneficiari delle borse di studio, che se non riscossi dal beneficiario costringono il tesoriere a spedire delle raccomandate? Forse non sono stati avvisati? Non sono interessati? E, se non lo sono, l’Amministrazione si è chiesta perché non ritirano questi assegni?»
Come è finita la storia del doppio pagamento alla Diemme Costruzioni S.R.L.? Ed a riguardo, è stata fatta un’azione di recupero in sede civile o una denuncia penale per appropriazione indebita, per recuperare questi 15-16 mila euro?» incalza ancora l’ex assessore.
Il piddino ha sottolineato, quindi, una serie di mancanze dell’Amministrazione riguardanti fondi in giacenza per una mostra fotografica, contributi per la rivista “Studi bitontini” del Centro ricerche.
Attenzione puntata anche sulla Porta unica d’accesso (P.U.A.) per cui «nulla è stato fatto», sul funzionamento dell’ufficio presso lo I.A.C.P. che stila le graduatorie sulle case popolari, sul GAL Fior d’Olivi che risulta essere in perdita e sulla gestione spese dell’Asv ed il recupero della somma per l’esproprio del terreno dove è stato realizzato il palazzetto dell’Istituto Maria Cristina di Savoia, che «va ridato alla città e consegnato ai giovani».
L’agricoltura «ridotta solo a due righe» e lumi sulla situazione di degrado del cimitero: «a che punto è l’ampliamento dei loculi? Potrebbe essere grande risorsa per le entrate comunali da utilizzare per i lavori pubblici e interventi di utilità sociale».
Sul “Parco delle Arti”, «bisogna fare un avviso pubblico quando si coinvolgono i privati. Per quale ragione è stato coinvolto direttamente Liberi Tutti? Mi aspettavo ben altro da questo bilancio consuntivo».
Ricci conclude con una richiesta specifica: «stando alle perdite in bilancio voglio poi una scheda analitica per singole voci di spesa del Teatro Pubblico Pugliese degli ultimi cinque anni».
La risposta dell’assessore Rocco Mangini non si è fatta attendere.
«Non abbiamo alcun timore a prendere in considerazione progetti dal passato. Partirà entro l’estate il parco delle arti mettendo in rete tutti i beni del Comune».
Per quanto riguarda la polemica avanzata sull’apertura della Cattedrale per l’ingresso dei turisti, la colpa non è additabile all’Amministrazione ma, «dalla diocesi con cui – ha dichiarato Mangini – è stata avviata una trattativa».
«Il “Parco delle Arti” – ha spiegato poi Michele Abbaticchio – si fonda su principi diversi rispetto alla Fondazione. Si basa su un trasferimento di beni ad altri Enti.
«L’idea – sottolinea il sindaco – è quella di un protocollo d’intesa con la FAI, con il Teatro pubblico pugliese, e altri destinatari di una serie di fondi. Si vuole dare la possibilità agli artisti di organizzare eventi, creare un’area giochi per bambini all’interno del centro storico e con un aggiornamento della segnaletica».
Si riecheggia anche ai bagni pubblici, risalenti alla giunta Valla, aperti ad orari prestabiliti, e per i quali si chiede di tenerli aperti in fasce orarie più funzionali e più ampie.
Da parte della maggioranza ci sono stati pareri favorevoli al bilancio consuntivo da parte dei consiglieri Vito Rosario Modugno (SEL) e Francesco Mundo (PSI)
Approvato il rendiconto dell’esercizio di gestione 2012 con 12 voti a favore, nessun astenuto e 4 voti contrari.
Ritirato e rimandato all’unanimità al prossimo consiglio comunale il terzo punto all’ordine del giorno sulle interpellanze e interrogazioni.