Dopo oltre un mese
è tornato ieri a riunirsi il consiglio comunale per discutere soprattutto di Conca
Barese, 167, debiti fuori bilancio, interrogazioni ed interpellanze.
Si è partiti con la
richiesta da parte di Carmela Rossiello(Forza Italia), accettata dall’intera
assemblea, di un minuto di silenzio in onore della “Giornata della Memoria”, celebrata proprio ieri, e con l’annuncio
ufficiale dell’uscita dal gruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà del
consigliere Francesco Rutigliano, e
la sua adesione al gruppo misto.
Il sindaco Michele
Abbaticchio, dal canto suo, ha presentato a tutti i consiglieri gli ultimi due
arrivati negli uffici comunali: da un lato il nuovo dirigente nel settore territorio
ed urbanistica, Giuseppe Sangirardi,«nominato a tempo pieno ed indeterminato
a seguito di un lungo iter amministrativo – ha spiegato il primo cittadino –. Contiamo molto su lui per poter dipanare
le situazioni del settore urbanistico»; dall’altro lato Andrea Foti, per il Piano Sociale di
zona, all’ufficio sociale e all’istruzione, «arrivato
come dirigente fuori settore, selezionato tra tre candidati arrivati parimenti
a livello di titoli e crediti, e scelto per il criterio del più giovane d’età»,
precisa Abbaticchio.
A seguire subito si
passa ai punti all’ordine del giorno. Si
parte con la comunicazione del presidente del consiglio, Vito Palmieri, circa la violazione di una norma, evidenziata dalla
Corte dei Conti, causata da un debito fuori bilancio che il comune di Bitonto
ha dovuto sostenere in qualità di comune appartenente alla Conca Barese:
infatti l’ente ha prorogato la gestione finanziaria, comportando così delle
spese che i comuni partecipanti (Bitonto detiene il 7,50 % delle partecipazioni)
hanno dovuto dichiarare, trovando questo però il parere contrario della Corte
dei Conti.
Perplessità da Paolo Intini e Domenico Damascelli. «Lo
statuto prevede il pagamento della quota annuale ai soci? Ci sono stati
affidamenti del Comune al Consorzio? Non è il caso di iniziare a redigere un budget
con dei strumenti di programmazione?», chiede l’ex candidato sindaco,
mentre più duro è l’ex vicesindaco nell’era Valla, che ha definito la Conca
Barese «un vergognoso carrozzone» e
poi ha richiesto spiegazioni sugli affidamenti diretti, sul servizio civile e
sulla digitalizzazione dei dati, e soprattutto di ricevere tutti gli atti
adottati dal consorzio.
La risposta di
Abbaticchio, che non soddisfa le domande dei due consiglieri di opposizione,
non si fa attendere. «In precedenza non
veniva approvato alcun bilancio di previsione e i debiti venivano caricati
tutti sui Comuni. Ora con la proposta di introdurre il bilancio non ci sarà più
rischio di perdita d’esercizio. Inoltre abbiamo utilizzato la Conca Barese
anche per intercettare nuovi finanziamenti, come i 980mila euro per la
videosorveglianza per gli esercizi commerciali o come il finanziamento,
approvato dal Consiglio dei Ministri, con un progetto proprio del consorzio per
il servizio civile».
I lavori seguono
col il ritiro del secondo punto, relativo a problematiche afferenti l’assegnazione
dei suoli nel nuovo Piano di Zona 167. A richiedere il rinvio è Francesco Paolo Ricci (Partito Democratico), il quale fa
sottolineare l’impossibilità di poter essere presenti da parte di alcuni
consiglieri di opposizione, come Natilla, ad un dibattito richiesto proprio
dalla minoranza. Ritirati invece i due punti successivi, quelli riguardanti l’approvazione
di un progetto preliminare per la realizzazione di un parcheggio di scambio
alla nuova fermata “S.S.Medici” e alla stazione centrale, nell’ambito del
progetto di “Adeguamento ferroviario dell’area metropolitana Nord-Barese”,
presentato dalla Ferrotramviaria. Impossibile procedere alla discussione in
quanto in assenza della VAS, Valutazione ambientale strategica. È necessario,
infatti, il perfezionamento dell’iter procedurale nell’ambito del Piano
Regolatore Generale.
Si è passati così
ai debiti fuori bilancio, ed è qui che la discussione è tornata a salire di
tono. Ricci è tornato a sottolineare «la
mancanza di una relazione sullo stato dell’arte dei giudizi pendenti e delle
possibilità di eventuale successo o meno del Comune di Bitonto da parte dell’assessore
al ramo (Nacci, al contenzioso, ndr). Così manca di rispetto alla minoranza che
da tempo la richiede. Il Comune deve far fronte a questi debiti di sentenza che
continuiamo a pagare e che rappresentano un ulteriore aggravio di spesa. Le
sentenze si riferiscono però a situazioni di varia origine, per questo non do responsabilità
ad alcuna amministrazione».
«Non
si manca di rispetto solo alla minoranza ma anche alla maggioranza»tuona Intini, ricordando delle interrogazione passate analoghe del consigliere
Giuseppe Fioriello (Italia dei Valori).
Smentita da Luigi Febbrile (Gruppo Misto): «l’assessore
Nacci ogni volta che si rivolge all’ufficio competente ottiene una risposta
negativa perché l’ufficio è troppo carico di lavoro. Una relazione comunque è
stata realizzata e consegnata alla maggioranza e nella Prima Commissione».
A fugare ogni
dubbio ci pensa in prima persona l’assessore al Contenzioso Domenico Nacci. «L’avvocatura mi consegnò la relazione con i giudizi pendenti degli
ultimi 2 anni. Mi scuso se questa relazione non è arrivata ai consiglieri,
provvederò io ora a consegnare le copie. Non era mia intenzione mancare di
rispetto ad alcuno, ne ci sono differenze tra consiglieri, ma non è colpa mia
se l’ufficio non l’ha fatta pervenire per tempo. Con l’ufficio ci impegneremo
ad andare un po’ più a ritroso».
Apprezzamenti arrivano
da Christian Farella (Gruppo Misto), Gaetano De Palma (PD) e Francesco Toscano (Udc), che chiede di conoscere semplicemente l’entità e a come si è
arrivati alla sentenza, e non una semplice elencazione.
I lavori procedono
così con l’approvazione dei debiti fuori bilancio.