Consiglio
comunale a Mariotto.
Questo
sconosciuto. O meglio questa promessa mancata.
Già, perché
tra le idee rivoluzionarie e più suggestive dell’attuale inquilino di Palazzo
Gentile, c’era proprio quella di celebrare un’assise comunale nelle frazioni.
E a ricordarlo
è stato lo stesso Michele Abbaticchio che, pochi giorni dopo il primo turno
elettorale e a poco più di una settimana dal successo contro Paolo Intini, il
13 maggio 2012, è protagonista di un comizio a Mariotto, da dove non proveniva
nessun candidato nelle sue liste. Così come Palombaio.
Ebbene, in
piazza Roma, il cuore della frazione nostrana, si lascia andare a una promessa
forte: «Il secondo Consiglio
comunale si terrà qui. Pratica
che si ripeterà una volta ogni sei mesi».
Applausi, anche
perché mai nessuno lo hai mai fatto.
Lui, invece,
il più giovane sindaco della città dell’olivo, quello di “liberiAMO Bitonto,
Palombaio e Mariotto”, ci riesce. Perché il 23 luglio 2012 la seconda assise
dell’amministrazione Abbaticchio si svolge a Mariotto, villa Jannuzzi.
E non per
parlare di debiti fuori bilancio, ma per dare il disco verde definitivo al park
& ride nella zona del vecchio tram a Bitonto.
Promessa
mantenuta allora, e bravo Abbaticchio? Purtroppo soltanto a metà, perché sono
passati 24 mesi e le assise esterne non si sono più fatte.
Senza mai
dirci perché.
Dimenticanza?
Forse poteva esserlo il 23 gennaio 2013 (6 mesi esatti dopo luglio), ma dopo
104 settimane è inutile pensare a una mancanza di fosforo.
Già un anno fa
avevamo fatto presente ai nostri cari governanti della questione (http://www.dabitonto.com/politica/r/dopo-un-anno-nessun-consiglio-comunale-nelle-frazioni-palombaio-e-mariotto-aspettano/971.htm) e la risposta è stata puntuale ed esaustiva:
tamquam non esset. Perché nessuno ha battuto colpo, ha lanciato segnali, ha
fatto qualcosa per invertire la rotta. Nel frattempo, è passato un altro anno,
e il famoso brocardo latino è più vivo che mai. O quasi, perché Francesco
Rutigliano, delegato sindaco di Mariotto, interrogato sul tema, ha affermato
che «richiederò un Consiglio comunale a Mariotto nei prossimi giorni».
Certo – è bene
chiarirlo e sottolinearlo – c’è un rapporto inversamente proporzionale tra
azioni amministrative e presenza fisica/istituzionale amministrativa, perché in
due anni non sono mancati interventi per le frazioni (nonostante la nomina
tardiva dei delegati sindaco), ma un’assise comunale è anche quel segno di
diversità che doveva contraddistinguere questa amministrazione. Che, forse,
diversa dalle altre non è.
Nel frattempo,
oggi – a due anni (quasi) esatti da quell’assise esterna – guarda caso c’è un
Consiglio comunale. Dove? A Bitonto, ovviamente.