Dopo la lunga discussione che ha visto protagonista la minoranza, spazio
alla replica degli assessori interpellati e alle dichiarazioni di voto.
Il primo ad intervenire è ovviamente l’assessore al Bilancio, Michele Daucelli, che difende l’operato
e la bontà delle scelte adottate.
«L’Amministrazione ha fatto una scelta
nel 2012, quella di non tassare le fasce più deboli, evitando di aumentare
Tarsu e addizionale Irpef. E da quando ci siamo insediati adottiamo il cuneo
fiscale. Di questo ci rimproverate?», si chiede sarcasticamente
Daucelli, che poi aggiunge: «Nel 2012 abbiamo
dovuto fronteggiare anche debiti fuori bilancio di 2 milioni di euro. Nel 2013,
invece, è venuta meno una parte dell’IMU ed abbiamo registrato 1 milione e seicento
mila euro di minore entrate. L’unica possibilità di colmare il gap era dunque
con la Tares, senza aumentare l’addizionale Irpef e mantenendo il cuneo fiscale».
Daucelli poi sposta l’attenzione sulla Tares. «Quando abbiamo ricevuto dall’ASV il piano finanziario, abbiamo cercato
di calibrare tutta una serie di riduzioni, agevolazioni ed esenzioni sempre
rivolte alle fasce deboli, rispetto al decreto legislativo n. 158 che imponeva
imposizioni a tappeto. Abbiamo cercato di fare un’azione di equità sociale, con
un totale di 35-36 casi di agevolazioni e famiglie completamente esentate
perché con un Isee al di sotto di 3mila euro. Abbiamo preferito tassare i patrimoni
e non i redditi di lavoro».
«Abbiamo tardato col bilancio 2013 perché
bilanci di previsione al buio non ne volevo approvare, è stata una scelta dell’Amministrazione,
non avevamo i dati delle entrate», continua a spiegare
l’assessore, che poi passa a replicare a Ricci (sui dati catastali) e a
Damascelli, che lo ha accusato di “macelleria sociale”. «Sui dati catastali, le nostre rendite non
sono superiori ai valori di mercato, mentre a chi ha parlato di “macelleria
sociale” ricordo il federalismo fiscale applicato da qualche governo fa, con i
comuni costretti ora ad organizzarsi internamente».
«Siamo convinti di aver fatto tutto
quello che era possibile fare», ha concluso Daucelli.
L’assessore al Marketing Territoriale, Rino
Mangini, si concentra invece ad offrire chiarimenti sulle spese per la
gestione del Teatro Traetta. «Il capitolo
di gestione del Teatro nel 2013 è stato di 151mila euro, in linea con la media
di spesa in nove anni, pari a 150mila euro – ha notato Mangini –. Oggi dunque il Teatro costa quanto costava
nel 2005. Il dato evidenziato dai consiglieri, invece, è comprensivo di tutti
gli eventi culturali, pari a 180mila euro, e leggermente superiore alla media
di 150mila euro».
Su personale, mobilità sostenibile e POFT risponde la vicesindaco Rosa Calò. «Abbiamo stanziato e messo a bilancio 144mila euro nel 2013 per l’assunzione
del personale – ha spiegato la Calò –.Sugli eventi per la mobilità sostenibile, noi siamo lavorando soprattutto su
una mobilità lenta e gli eventi organizzati volevano essere esca per il futuro,
anche perché c’era poco a disposizione sul bilancio. Sui POFT, infine, si è
trattato solo di un momento interlocutorio con i dirigenti e le scuole su una
piattaforma che ha visto tempi dilatati. Chiariamo che non si tratta di una nostra
primogenitura ma un POFT era stato avviato in Amministrazioni precedenti,
seppur più dimensionato».
Di aumento delle borse lavoro parla invece l’assessore al Welfare e ai
Servizi Sociali, Franco Scauro.
Le repliche non convincono molto la minoranza, che promette ovviamente voto
contrario, mentre dalla maggioranza arrivano consensi. Francesco Mundo (PSI)
sottolinea come «questa Amministrazione è
riuscita ad attrarre ed acquisire ben 12 milioni d euro comunitari, nazionali e
regionali non a carico delle casse comunali per lavori pubblici che mirano ad
incentivare l’occupazione, la riappropriazione del territorio e lo sviluppo
locale».
Per Giovanni Ciccarone (Progetto Comune) «questo è il bilancio di un’Amministrazione che ha dovuto affrontare
tante difficoltà e tante esigenze che si sono realizzate in questi anni. Importanti
sono state le politiche di rivalutazione del centro storico da parte di questa Amministrazione.
Sono state create opportunità nell’ambito degli assessorati al marketing
territoriale, alla cultura, allo sport e alla mobilità per creare una rete per
collegarsi a percorsi culturali e turistici e per dare sviluppo al territorio e
ricchezza al singolo cittadino».
Chiusura con il sindaco Michele
Abbaticchio, che critica Damascelli in materia di finanziamenti comunitari,
tanto da chiedere provocatoriamente una seduta monotematica proprio sui fondi
comunitari. «Con questa Amministrazione, con
questa Giunta e questo Consiglio comunale sono arrivati 15milioni di euro di
finanziamenti. Noi facciamo un rendiconto “just in time”, ogni giorno sono
sulla stampa, su Facebook, vengo interpellato continuamente e rispondo ad ogni
ora ai messaggi privati che ricevo, anche di notte. È il tempo che viviamo
questo».
Chiuso il lunghissimo dibattito, si passa finalmente alla votazione. Il
Rendiconto del bilancio 2013 viene approvato con 13 voti favorevoli e i 7 voti
contrari della minoranza.
Dopo quasi sette ore dall’inizio dei lavori, si passa finalmente ai punti
successivi. Dei due previsti, si è discusso solo di federalismo fiscale e
demaniale e della possibilità di trasferire in proprietà di beni immobili. In
sostanza c’è una legge nazionale, la n.98 del 9 agosto 2013, che consente ai
comuni di poter acquisire aree demaniali. Il punto viene approvato
all’unanimità con i voti favorevoli anche della minoranza.