Che la
polemica sui migranti sarebbe stata affrontata in Consiglio comunale,
era come scoprire l’acqua calda. Nessuno, però, neanche i più
pessimisti, avrebbe immaginato che la discussione si sarebbe
prolungata per oltre quattro ore. Pesanti scontri dialettici, due
sospensioni poco utili alla causa, e alla fine un atto di indirizzo
della minoranza bocciato, e uno della maggioranza approvato. Soltanto
perché più completo.
A
scatenare la bagarre, alle 9.30, è Franco Natilla (Partito
democratico): “Sinceramente
mi sarei aspettato – sottolinea
– che
da parte dell’amministrazione venissero date delle comunicazioni
ufficiali al Consiglio comunale in relazione al bruttissimo,
disgustoso, avvenimento che si è perpetrato nella nostra città. La
gravità dell’episodio non può consentire strumentalizzazioni di
sorta, il Consiglio non può non stringersi in un unico corpo a
stigmatizzare l’accaduto e a difendere l’immagine della nostra
città. Il sindaco non avrebbe dovuto cercare di minimizzare
l’accaduto, ma avrebbe rassegnare lo sdegno, l’indignazione per
quanto era stato messo in campo e avrebbe dovuto manifestare la
voglia di individuare le responsabilità a prescindere dai soggetti
in capo ai quali queste responsabilità sarebbero da ascrivere”. Da
qui allora la presentazione di un ordine del giorno, firmato da tutta
l’opposizione tranne Pino Maiorano, assente in aula in quel momento –
da spedire al ministro dell’Interno Angelino Alfano, al prefetto
Carmela Pagano e al presidente della Regione Michele Emiliano, che
chiede di fare
un’indagine per rilevarne i responsabili, verificare i criteri in
base ai quali sono stati prescelti i nove ragazzi richiedenti asilo,
riscontrare la veridicità del pagamento di venti euro assegnato a
ciascun ragazzo e da qualche tabella di compenso lavorativo sia stato
estratto il compenso.
E
che, in primis, va a stigmatizzare l’accaduto.
L’intervento
dell’ex assessore riecheggia nelle parole di Francesco Toscano (Udc),
in quelle di Francesco Paolo Ricci (“Cosa
fanno questi rifugiati da mattina a sera? Quanti soldi sono arrivati
in questa nostra comunità per assistere questi ragazzi che, per
almeno quello che io vedo, sono sul parapetto del ponte, le donne si
incamminano verso via Castelfidardo e molti sono sul parapetto vicino
al Palazzetto dello sport? Cosa fanno? Quanto spendiamo?La
città ha dimostrato di saper fare solidarietà anche senza soldi”),
e di Christian Farella (“Un
episodio che non qualifica nessuno di noi, non riguarda la minoranza
o la maggioranza, è un problema che dovrebbe indignare tutta la
città”).
Interrogativi
se li pone anche Domenico Damascelli (Forza Italia): “Il
presidente del Maria Cristina di Savoia, uomo del sindaco, ha o non
ha responsabilità in tutto questo? È stato lui a proporre i ragazzi
a chi si è dilettato nella organizzazione del corteo? Chi ha
avanzato la proposta? L’amministrazione nelle persone del sindaco e
dell’assessore al ramo che devono seguire l’organizzazione, ne
erano informati o no? Quando hanno riscontrato questa situazione
hanno pensato di porvi rimedio o hanno lasciato che tutto si
svolgesse regolarmente”.
Il
sindaco Michele Abbaticchio – chiedendo e ricevendo un minuto di
silenzio per Girolamo Larovere, l’ex sindaco scomparso qualche giorno
fa – chiede che l’ordine del giorno di Natilla sia analizzato
domani (oggi, ndr) in una Conferenza capigruppo con maggiore
tranquillità e più tempo per entrare nel merito.
Ma
dai banchi avversari non ci sentono, tant’è che Giovanni Ciccarone(Progetto Comune) è costretto a chiedere una sospensione.
Si
riprende dopo un’ora, ma le posizioni restano distantissime.
L’opposizione resta arroccata sui suoi desiderata, la maggioranza
invece presenta un altro ordine del giorno sullo stesso argomento.
Incredibile.
Il
presidente dell’assemblea, Gaetano De Palma, propone una nuova pausa.
Si rientra in aula dopo mezz’ora, e la quadra non è stata trovata.
La maggioranza, nel frattempo, ha scritto un altro ordine del giorno
(letto e presentato dal primo cittadino), da presentare sempre agli
organi competenti, molto simile a quella di Natilla. La differenza?
La proposta di iniziative culturali che veda coinvolti i migranti,
ribadire che il Comune ha appoggiato
le iniziative di accoglienza, e il riconoscere l’Accademia della
Battaglia come un organo che ha svolto storicamente una iniziativa
degna di promozione territorio in molti anni, e dunque
un’associazione che merita rispetto.
Si
mettono ai voti entrambi gli ordini del giorno, che in pratica
esprimono lo stesso concetto ma con parole e forme differenti. Quello
di Natilla è bocciato con 10 contrari, 4 favorevoli e 3 contrari.
Quello del sindaco ha più fortuna: 11 favorevoli e 2 astenuti.
Sono
le 13,45. La massima assise cittadina non ha scritto affatto una
bella pagina della sua storia.