Un piccolo passo in avanti nella promozione della coltivazione della canapa. Il consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità una proposta di legge di promozione della coltivazione della canapa per scopi produttivi e ambientali, il cui primo firmatario è stato il consigliere regionale Cristian Casili (Movimento 5 Stelle).
È bene specificare però che il provvedimento è destinato esclusivamente alla canapa (Cannabis sativa) con un contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) inferiore allo 0,2 per cento e comunque non superiore allo 0,6, coltivata secondo le pratiche dell’agricoltura biologica e integrata. La legge inoltre esclude la coltivazione della canapa per qualsiasi attività finalizzata alla produzione ed estrazione di sostanze stupefacenti a uso farmaceutico.
Nello specifico, l’intervento legislativo è finalizzato alla coltivazione e trasformazione della canapa nel territorio pugliese e alla sua successiva commercializzazione, quale coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, del consumo dei suoli, della desertificazione e della perdita di biodiversità. Previsti anche dei contributi regionali per l’individuazione delle varietà di canapa più idonee alla coltivazione nel territorio regionale e per progetti specifici per la formazione degli operatori e la didattica. Relativamente alla dotazione finanziaria dell’intervento, la Regione ha previsto per il triennio uno stanziamento di 1,5 milioni di euro: 100 mila euro per l’anno 2017, 600 mila per il 2018 e 800 mila per il 2019.
Il provvedimento approvato ha recepito gli emendamenti proposti in commissione dal governo regionale e ha assorbito alcune parti della proposta di legge presentata da Gianni Liviano (Emiliano Sindaco di Puglia) e altri, che mirava a realizzare una filiera agro-industriale regionale per l’avvio della produzione della canapa. Soddisfatti, fra le diverse forze politiche, anche i grillini bitontini, particolarmente sensibili al tema. Per Dino Ciminiello, consigliere del Movimento 5 Stelle, «le immense opportunità che l’attivazione, lo sviluppo e la ricerca oltre alla produzione e la ricaduta occupazionale che la filiera della canapa può creare sul territorio bitontino affiancate alle possibilità attrattive che si genererebbero, non possano rimanere inascoltate ed inesplorate».
Il pentastellato ricorda inoltre come «la legge riconosce alla canapa i benefici del recupero ambientale di siti inquinati grazie alle proprietà fito-depuranti della canapa, prevede finanziamenti su chi vuole fare ricerca sulle proprietà delle varietà e dei semi da destinare ai nostri territori, riconosce contributi per la ricerca nell’ambito dell’alimentare e della farmaceutica, nel settore Bioedilizia per la produzione di pannelli, malte, vernici, intonaci e biomattoni». In riferimento a Bitonto, Ciminiello poi promette: «solleciteremo l’amministrazione a percorrere percorsi di agricoltura innovativa e creeremo progetti per nuove startup, facendo ricorso alle competenze presenti nella nostra città».