«Il giudizio sull’amministrazione è assolutamente
negativo, ed a riguardo faccio mia la lettera dell’ex sindaco Pice e del già
assessore Pagone». E’ tranciante il giudizio del consigliere Paolo
Intini a pochi giorni dal primo compleanno dell’esecutivo Abbaticchio.
L’ex candidato sindaco “dimostra” il suo pensiero
tornando brevemente al bilancio consuntivo 2012, approvato
mercoledì scorso. Troppe le discordanze e le discrepanze rispetto alla
relazione dei revisori dei conti fatta in occasione del bilancio 2012. E,
secondo il professore, “diversità” non spiegate.
«Nella loro relazione del 30 luglio scorso – spiega
Intini – i revisori raccomandavano la verifica del gettito dei tributi
aboliti, delle entrate per evasione tributaria, contributo per permesso di
costruire, ed un occhio agli oneri di urbanizzazione, al patrimonio
immobiliare, ed ai residui attivi e passivi».
Secondo l’ex assessore al Bilancio, però, i numeri non
tornano: le sanzioni per violazione del codice della strada si sono ridotte
drasticamente (oltre 440 mila nel 2011, poco più di 320 mila l’anno scorso),
così come i ricavi dei beni dell’ente (“soltanto” 280 mila euro nel 2012.
L’anno prima erano oltre 430 mila). Non solo: gli accertamenti arretrati
sull’Ici hanno avuto una minore entrata di 208 mila euro rispetto a quella
prevista; minore entrata di poco più di 100 mila euro per la Tarsu; 18.000.00
euro in meno dalle affissioni pubbliche. 124.000.00 euro in meno dagli oneri di
urbanizzazione primaria e 54 mila da quella secondaria. Così come, minori
entrate rispetto a quelle previste ci sarebbero dalle concessioni edilizie e
dal canone di occupazione di aree e spazi pubblici.
A tutto questo si aggiunge la determina “scomparsa” o «forse
mai comparsa», precisa Intini. Il documento in questione sarebbe la determina
n°117 del 31 dicembre 2012, con la quale il Comune si impegna di dare alla
Cerin poco più di 200 mila euro. Non vi è traccia.
Il giudizio, allora, è negativo. «L’amministrazione
in campagna elettorale aveva promesso cambiamento, ed invece devo constatare
che c’è mancanza di partecipazione, trasparenza, e di rispetto verso quei
consiglieri comunali che vogliono accedere agli atti ed hanno difficoltà a
farlo»,sottolinea l’ex candidato sindaco. «Dovrebbero soltanto
vergognarsi – rincara la dose il commercialista – anche perchè
quest’anno c’è stato sperpero di denaro pubblico, come dimostra la questione
Centro commerciale naturale (CCN), che non ha avuto ricaduta sui commercianti».
Emblemi del fallimento, secondo Intini, sarebbero l’operato
dell’assessore Nacci «che ha completamente fallito
sulla riorganizzazione del personale, facendo venire due dirigenti, di cui una
è agli arresti domiciliari», e la raccolta differenziata,
«soltanto al 23% stando ai dati del febbraio scorso. Non avevano forse
promesso di portarla al 40% entro un anno, criticando il mio programma che
invece parlava di due anni per farlo?».