Lo scorso 31.12.2013 si è concluso il contratto relativo alla gestione
dei tributi maggiori (Ici-Imu, Tarsu-Tares) del Comune di Bitonto da parte di
una società esterna, vincitrice di una pubblica gara d’appalto con cui furono
affidati i servizi per la liquidazione,
l’accertamento e la riscossione dei tributi comunali.
“L’Amministrazione comunale ha deciso solo a pochi giorni dalla conclusione
del contratto – sottolineano i consiglieri di opposizione Carmela Rossiello e Domenico Damascelli (Pdl – FI) – con la suddetta società, di non indire più una nuova gara
d’appalto ad evidenza pubblica e di procedere, pertanto, alla internalizzazione
del servizio”
Tale scelta comporta una gestione di tutti i servizi relativi ai
tributi cittadini svolta direttamente dal Comune di Bitonto con proprio
personale dipendente, con proprie attrezzature e macchinari e con propri
programmi informatici indispensabili per curare, con correttezza e precisione,
il procedimento amministrativo per la riscossione, l’accertamento e la
necessaria consulenza da offrire al cittadino per fornire le giuste risposte ai
tanti quesiti.
“L’internalizzazione del servizio relativo alla gestione dei tributi
comunali avrebbe dovuto comportare, quindi, l’elaborazione di un preciso e
organizzato programma per istituire e strutturare, per tempo, l’ufficio tributi
con una adeguata dotazione di personale dipendente, selezionato con la
procedura della mobilità esterna o interna” continuano i due consiglieri.
“Si dovrebbe assicurare, inoltre – dicono a gran voce i due consiglieri -, una precisa e puntuale formazione di
figure professionali pronte a svolgere tale servizio e si dovrebbero dotare gli
uffici di attrezzature, computer e strumenti d’ufficio non disponibili, ma
necessari per consentire l’erogazione di tali prestazioni comunali e un
efficiente software per l’attivazione delle nuove procedure informatiche, di
fondamentale importanza per avviare il procedimento”.
Dal 2 gennaio 2014 la gestione dei tributi è gestita direttamente dal
Comune di Bitonto, ma “senza aver provveduto alla definizione di un programma
per l’istituzione di un organizzato ufficio comunale dedicato e di un uno
sportello pronto a svolgere sia il front-office, per ricevere celermente i
cittadini che hanno necessità di chiarimenti, sia il back-office per la
lavorazione delle diverse pratiche tutte le funzioni sono state affidate soltanto a tre unità interne, di
cui una che ha svolto sempre e solo mansioni di operatore di Polizia Locale e
trasferita al servizio tributi l’8 gennaio 2014 ed un’altra unità proveniente
da settori diversi da quello dei tributi, lasciate, senza alcun tipo di
supporto, ad incontrare centinaia di cittadini al giorno per le più svariate
motivazioni ed esigenze”.
I pidiellini pur condividendo “una ipotesi di internalizzazione della gestione dei
tributi, tali particolari ed importanti decisioni vanno assunte soltanto dopo
uno studio approfondito e dettagliato per l’elaborazione di un accurato programma
volto ad evitare disagi ai cittadini e agli operatori che lavorano negli uffici. L’adozione di tali iniziative richiede la costituzione di un gruppo di
figure professionali, un’indispensabile e
preventiva attività di formazione del personale dipendente, la dotazione di computer,
software e strumenti necessari a svolgere i vari servizi di riscossione,
accertamento, sportello informativo, accoglienza del pubblico e istanze varie”.
E continuano: “L’assunzione di tale decisione andava necessariamente organizzata in
tempo utile e non soltanto l’ultimo giorno, causando una grande confusione che,
per la superficialità con cui è stata trattata ha, inevitabilmente, provocato
forti ed evidenti disagi alla popolazione; tale iniziativa è l’esito di una gestione della cosa pubblica
improntata all’approssimazione e all’improvvisazione, che ha prodotto soltanto prevedibili
disservizi ai cittadini di Bitonto e delle frazioni, che potevano essere
facilmente evitati; l’attuale ufficio comunale per i tributi, dunque, risulta del tutto non
idoneo alla gestione del servizio tributi e non è in grado di soddisfare pienamente
le richieste dei cittadini sia per l’esiguità delle risorse umane a
disposizione, sia per l’assenza delle attrezzature necessarie”.
Ma la più grossa mannaia arriva nelle case e pesa soprattutto nelle tasche dei cittadini che “in questi giorni i cittadini stanno ricevendo le nuove cartelle Tares
in cui è riportato l’ingiustificato aumento della tassa rifiuti, deliberato a
dicembre dal Consiglio Comunale con il voto contrario soltanto degli scriventi
consiglieri comunali. Centinaia di contribuenti, increduli del notevole incremento della
tassa, riportato nelle cartelle Tares e sperando che si tratti di un errore, si
stanno rivolgendo agli uffici del Comune per ottenere chiarimenti. Le cartelle, inoltre, sono state recapitate senza aver consentito ai
cittadini di poter beneficiare delle esenzioni e riduzioni previste dal
regolamento e dalla normativa vigente”.
Damascelli e Rossiello chiedono, quindi, che il sindaco risponda alle seguenti domande:
“Per quali motivazioni non è
stato svolto studio preliminare per la definizione di un programma con cui
organizzare in tempi notevolmente precedenti alla scadenza del contratto un
efficace ed efficiente servizio pubblico erogato direttamente dal Comune di
Bitonto”;
“Perché non si è provveduto a dotare
l’istituendo ufficio tributi di un numero adeguato di risorse umane, alla relativa
formazione professionale e alla dotazione di macchine e attrezzature necessarie
ad espletare il servizio”;
“Quali modalità saranno
adottate per consentire ai cittadini di poter usufruire delle esenzioni e
riduzioni previste dal regolamento comunale e dalla normativa vigente, al fine
di alleviare il pesante aggravio economico che dovranno sostenere a causa del
considerevole incremento della tassa rifiuti, frutto soltanto di una
inconfutabile scelta politica dell’Amministrazione comunale e della maggioranza
che la sostiene”;
“Quali iniziative intenda
intraprendere per costituire in gruppo di lavoro ed un ufficio tributi operativo
al fine di risolvere al più presto possibile tale situazione, che ha
determinato gravi disservizi alla popolazione visti i quotidiani disagi che i
cittadini sono costretti a vivere a causa di scelte amministrative impulsive e non
ponderate”.