Nei giorni in cui si infiamma la polemica sui rifiuti tra il sindaco Michele Abbaticchio ed il consigliere del Partito democratico Franco Natilla, è proprio il primo cittadino ad annunciare l’arrivo «di una svolta epocale nel momento economico più complesso del dopoguerra». Nei giorni scorsi, infatti, è stato messo a punto lo studio di fattibilità dell’Aro (Ambito raccolta ottimale), la nuova organizzazione intercomunale (saranno ben 38 in tutta la regione) del servizio di raccolta dei rifiuti licenziato l’anno scorso dalla Regione Puglia. Bitonto farà parte di un Aro con Terlizzi, Ruvo, Molfetta, Corato.
Lo studio di fattibilità, che dovrà essere approvato entro 20 giorni dal Consiglio comunale, è una sorta di piano industriale che da un lato ha analizzato la situazione complessiva dei rifiuti con le percentuali di produzione e di raccolta, dall’altro si è soffermato sull’abbattimento dei costi, che sarà progressivo di anno in anno, e le nuove tecnologie per la raccolta. Oltre che, ovviamente, su controlli, sensibilizzazione e sanzioni con mezzi appropriati.
«E’ una sfida fondamentale per migliorare la situazione ereditata e che permetterà, per esempio, di realizzare un piano tariffario (tasse sui rifiuti) in grado di premiare chi conferisce correttamente e di incentivare la raccolta porta a porta in tutta Bitonto», afferma Abbaticchio.
L’approvazione del piano industriale non comporta automaticamente la partenza della nuova organizzazione intercomunale «perchè – sottolinea sempre il primo cittadino –poi toccherà ai Comuni velocizzare le pratiche rimanenti sperando di non perderci troppo in cavilli burocratici».
L’avvento dell’Aro cambierà inevitabilmente il futuro dell’Asv, l’Azienda servizi vari, a breve chiamata a rinnovare il suo consiglio d’amministrazione. «L’Asv deve porsi sul mercato come un’azienda vera e propria e deve riconvertirsi per essere appetibile sul mercato – auspica il sindaco – per questo spero che diventi completamente pubblica».