Qualche milione di
euro in più rispetto al precedente piano (poco più di 11 rispetto agli 8 di
quello 2010 – 2013) e, soprattutto, un welfare orientato ai servizi di
prossimità e fondato in parte sul consolidamento dell’esistente.
A partire
dagli interventi domiciliari, dalla struttura dei servizi residenziali
presenti e dall’inclusione sociale mediante l’attuazione di percorsi
lavorativi tesi anche a potenziare la rete dei servizi per la prima infanzia.
Nei giorni scorsi,
Bitonto e Palo del Colle hanno licenziato il Piano sociale di zona 2014–2016,
risultato di una lunga concertazione con tutti gli attori e le associazioni
sociali partita a gennaio e conclusasi circa un mese fa.
In tutto, un totale di
11 milioni e 300 mila euro, di cui oltre la metà rinvenienti da risorse di
bilancio comunale e da residui del vecchio Piano 2010–2013.
Già, perché nel
triennio scorso, molte risorse previste e interventi programmati sono rimasti
soltanto sulla carta, visto che è stato speso soltanto il 59% della cifra a disposizione
(pari a 5 milioni di euro), ed è stato liquidato poco più del 50% degli
interventi previsti. E alcuni di loro, inoltre, sono partiti con molto ritardo
causa (anche) carenza strutturale.
Primo “must” del
nuovo Piano, allora, spendere tutte le risorse impegnate e farlo meglio. A
partire dai servizi per l’infanzia, dove sono stati stanziati 700 mila euro per
gli asili nido. Per le famiglie, invece, previsti servizi domiciliari, servizi
comunitari a ciclo diurno (con l’avvio del Centro polivalente per i minori),
servizi residenziali, sostegno alla responsabilità familiare, e la conferma del
Centro famiglia.
Non sarà trascurata
neanche la povertà estrema, per la quale Bitonto e Palo del Colle hanno pensato
di rafforzare l’assistenza economica straordinaria e i contributi alloggiativi.
Si confermano, inoltre, le diverse convenzioni in atto con i Centri di
assistenza fiscale finalizzati all’istruttoria delle diverse pratiche a
richiesta degli utenti e cittadini.
Per gli anziani,
invece, la spesa programmata è di 2 milioni di euro, mentre è di 500 mila euro,
invece, la somma che sarà destinata ai minori incappati nel circuito della
criminalità, e a questa è stata aggiunto 1 milione di euro che servirà a pagare
le rette che il tribunale invia nelle strutture educative.
Sul fronte disabili,
infine, il Piano punta sui centri diurni, assistenza e trasporto scolastico e
progetti di vita indipendente.
«Con questo nuovo
Piano sociale di zona – affermano il sindaco Michele Abbaticchio e
l’assessore al Welfare Francesco Scauro nell’incipit del progetto – si
materializza così la nostra visione di una comunità capace nella sua parte
attiva di sostenere ed aiutare quanti vivono situazioni disagiate, rispondendo
in pieno spirito sussidiario alle istanze di giustizia, legalità e solidarietà,
che devono essere i valori fondanti delle nostre scelte politiche in tutti
settori e a maggior ragione in ambito sociale».