L’obelisco della vergogna. Un autentico obbrobrio.
Uno schiaffo estetico e non solo.
Non usano mezzi termini i consiglieri comunali di Forza Italia, Domenico Damascelli, capogruppo, e Carmela Rossiello per definire la stazione radio base per telefonia cellulare che stanno innalzando sul sito di proprietà comunale della rotatoria di Via Vincenzo Pannone.
È stata la Giunta Comunale in data 14 gennaio 2014, approvando il progetto con tutti i suoi elaborati, ad approvare anche le relazioni tecniche e le tavole grafiche da cui si evince la reale dimensione dell’antenna con un’altezza di addirittura 30 metri, ritenendo tale struttura persino un miglioramento per la zona interessata, soltanto perché dal traliccio sarebbe erogata anche luce artificiale. Siamo all’assurdo.
Non si è nemmeno pensato, prima dell’approvazione del progetto esecutivo, di invitare la società privata di telefonia mobile ad elaborare un nuovo e diverso progetto, che non preveda costruzioni che arrechino grave danno al contesto cittadino. Peraltro, il vantaggio economico per le casse comunali sarebbe esiguo, di mille euro al mese per nove anni rinnovabili ogni sei.
“Il nuovo impianto ha un evidente impatto visivo pessimo che, anche sul piano estetico, deturpa il paesaggio e rappresenta uno schiaffo sul piano estetico per la zona in cui sarà installata”, osservano con amarezza i due politici azzurri.
Tardivamente si è attivato il sindaco interpellando l’Arpa “soltanto dopo la protesta dei cittadini, degli ambientalisti di Fare Verde, dei residenti del quartiere, degli architetti bitontini e del Comitato Zona Artigianale”.
E, dunque, Damascelli e Rossiello, tramite una interrogazione a risposta scritta, chiedono al governo cittadino “perché prima di approvare il progetto esecutivo e definitivo non siano stati valutati con attenzione tutti gli aspetti relativi alla edificazione di una struttura così inadatta e, pertanto, inopportuna per la sua conformazione e per il sito originariamente indicato”.
E ancora: “Quali iniziative intenda intraprendere nell’immediato per evitare l’installazione di una struttura che deturperebbe il contesto urbano causando grave disagio alla popolazione. Se intenda invitare la società di telefonia mobile, che ha richiesto l’autorizzazione all’installazione degli impianti, a presentare un nuovo progetto che preveda strutture notevolmente ridimensionate rispetto a quelle indicate nel progetto esecutivo approvato dall’attuale Giunta, che danneggiano il decoro urbano”.
E infine: “Se sia possibile vagliare, anche con l’ausilio degli organi tecnici, soluzioni alternative alla situazione attuale, al fine di evitare il montaggio di un grande traliccio in totale disarmonia agli ambienti urbani circostanti”.
I due rappresentanti forzisti nella massima assise e i residenti del quartiere interessato restano in attesa di un segnale da Palazzo Gentile.