Sono stati due giorni intensi, quelli appena trascorsi, per Domenico Damascelli, a Roma.
Nel suo intervento in seno al Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, di cui è componente, l’amministratore comunale ha posto l’accento su tre temi attuali e scottanti: l’Imu agricola, gli uffici giudiziari chiusi un po’ ovunque e i concorsi bloccati nel pubblico impiego.
“Abbiamo il dovere di continuare la battaglia contro l’Imu sui terreni agricoli – ha sottolineato il neoconsigliere regionale pugliese, ritornando ancora una volta sull’imposta scriteriata e trovando la condivisone del presidente Piero Fassino–. È una tassa ingiusta e assurda, che si basa su criteri del tutto iniqui e non più aggiornati come confermato persino dall’Istat. L’agricoltura, settore fondamentale per il Paese e per le economie del territorio, sia liberata definitivamente da questa insopportabile gabella” .
“Nel settore giustizia – ha proseguito il consigliere nazionale Anci – il Governo taglia i servizi ai cittadini con la chiusura degli uffici giudiziari, ma lascia gli oneri causando persino disagi”.
Infine, sull’occupazione giovanile, ha così concluso Damascelli: “Tanti giovani rischiano di vedere infranto il sogno di un posto di lavoro, perché nonostante abbiano vinto un concorso o siamo stati dichiarati idonei, la Legge di stabilità impone blocchi per il pubblico impiego e, ad esempio, pur essendo stati espletati i concorsi nelle polizie locali con tanta gente che attendeva soltanto la convocazione, subito dopo, sono state vietate le assunzioni sino all’assorbimento totale degli operatori delle polizie provinciali”.