“Il Ministero per le politiche
agricole sta lavorando da diversi mesi sul disciplinare per l’alta qualità
dell’olio extra vergine di oliva nazionale. E’ una partita che – secondo il
Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO) – ormai va chiusa, perché il
settore ha bisogno di un segnale e di uno strumento solido per la
valorizzazione della migliore produzione italiana”.
“Il decreto ministeriale è stato
più volte oggetto di discussione e di valutazione – sostiene il presidente del
CNO Gennaro Sicolo -. Non ritengo il caso di posticipare ancora una volta il
momento della scelta. Gli operatori sono concordi nel ritenere che prima si
approva lo strumento dell’alta qualità e prima si raccoglieranno i frutti
attesi. Noi di CNO non abbiamo dubbi. Anzi ci meravigliamo
del prezioso tempo che si è perso. Tra alcune settimane la nuova produzione
olearia 2013-2014 sarà disponibile sul mercato e sarebbe quanto mai utile che i
produttori italiani abbiano la possibilità di utilizzare uno strumento di
marketing in più per affermare la qualità, rafforzare la reputazione della
produzione italiana e favorire un giusto ritorno economico agli olivicoltori”.
La bozza di decreto ministeriale sul
sistema di qualità nazionale per la produzione agro-alimentare (SQN) e sul
disciplinare dell’olio di oliva extra vergine che prevede di etichettare con il
termine “Alta Qualità” la produzione che rispetta determinati
requisiti è stata discussa più volte nei tavoli tecnici e politici e manca solo
il definitivo via libera.
“E’ giunto il momento nel quale tutti si
assumano la propria responsabilità – conclude il presidente Gennaro Sicolo -. Il
CNO non ha alcun tentennamento e chiede si arrivi presto ad una decisione
finale”.