“E adesso dove andiamo?”.
Se lo chiede Vito de Leo,
terlizzese, insegnante di scuola primaria, poeta e pittore.
La sua mostra
personale, dal titolo interrogativo, è stata inaugurata domenica presso il circolo Arci “Train de vie” di via
Carducci e resterà aperta fino a domenica 5 maggio.
L’esposizione, una decina
di opere eseguite tra il 1986 e il 2010, è realizzata dall’Arci in
collaborazione con l’associazione di arte contemporanea Adsum.
Il vernissage ha permesso un incontro tra la pittura e la poesia di Vito de Leo. Le
sue “riflessioni pittoriche”, come le ha definite la professoressa Anna Moretti, sono state accompagnate
dai suoi versi, recitati da Raissa
Riccardi con l’accompagnamento alla chitarra di Marinella Napoli.
“L’arte
è il luogo della domanda – così la Moretti ha spiegato il
titolo della mostra – in cui de Leo dà
sfogo alla sua tensione sperimentale e si fa costruttore di processi di
conoscenza”.
Attraverso le sue tele, l’artista esprime la conoscenza di sé
e degli altri e l’esperienza del dolore, dando particolare risalto alle
diversità. È lui stesso ad affermare che “le
differenze sono l’anima dell’unicità dell’essere umano, libero di vivere e di
amare”.
“L’indifferenza invece –
dice de Leo – cancella le diversità come
fa per ogni concetto che si ritiene pericoloso”.
“La
forza emotiva delle opere dell’artista terlizzese –
ha concluso la Moretti – scaturisce
dall’intensità della sua esperienza politica e sociale”.