Il Traetta Opera Festival di Bitonto diretto da Vito Clemente si chiude domenica 3 luglio con una giornata interamente consacrata al «genius loci» e alla sua opera «Antigona», della quale quest’anno ricorre il 250° anniversario della prima esecuzione, avvenuta nel Teatro Imperiale di San Pietroburgo l’11 novembre 1772, nel settennato del compositore pugliese alla corte della zarina Caterina II, durante il quale realizzò ulteriori passi verso il rinnovamento dell’opera seria con l’apertura a forme francesi e suggestioni gluckiane.
Il programma prevede alle 18.30, nel chiostro di San Pietro Nuovo, la lezione-concerto «Da Antigone ad Antigona» con Lorenzo Fiorito, direttore artistico del Festival Durante di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, Maurizio Pellegrini del Conservatorio Piccinni di Bari, il clavicembalista Michele Visaggi e i cantanti che alle 21, sempre nel chiostro di San Pietro Nuovo, daranno vita all’azione in musica «Ombra cara, amorosa» tratta dal dramma per il quale Traetta e il librettista Marco Coltellini si ispirarono alla nota tragedia di Sofocle.
Si tratta, tra l’altro, di interpreti che le scorse settimane si sono distinti nei concorsi di canto inseriti nella programmazione del Traetta Opera Festival, il soprano Angelica Disanto, premio speciale Traetta al Concorso Caffarelli, cui è stato affidato il ruolo di Antigona, e l’altro soprano Anna Cimmarrusti, premio speciale Traetta al Concorso Traetta, cui è stato assegnato il personaggio di Ismene. Nel cast, accompagnato al clavicembalo da Michele Visaggi, anche il contralto Margherita Rotondi nel ruolo en travestì di Emone, e il Coro Palazzo Incantato diretto da Sergio Lella. Previste, inoltre, le voci recitanti di Alessandra Mattei e Maurizio Pellegrini (che cura anche la regia), e gli interventi danzati di Debora Tateo e Alessandro Scagliuso sulle coreografie di Ileana Pace.
Tra i titoli più innovativi dell’opera seria nel Settecento, «Antigona» pone al centro la sfida a «mortal tenzone» tra i fratelli della protagonista, la quale vorrebbe con Emone dar loro dignitosa sepoltura contro il parere di re Creonte, firmando così la condanna a morte sua e del suo amato. Ma nel finale entrambi verranno salvati dalla clemenza del sovrano. E se la partitura presenta una serie di novità antitetiche rispetto alla tradizione italiana, tematicamente si ha un passaggio dalla classicità bonaria d’impianto metastasiano a un’intensa tragicità.
A completamento della giornata, alle 20, nel chiostro Seminario, il Traetta Opera Festival propone, in collaborazione con Idea Graphics Usa, una serie di pubblicazioni riguardanti lo stesso Tommaso Traetta (Messa in Do), ma anche il molese Niccolò van Westerhout (Ouverture in re e Concerto per violino e orchestra). Prevista, infine, la presentazione di un cd dell’etichetta molfettese Digressione Music con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari e il Coro di voci bianche Caffarelli.
Tutti i dettagli e le modalità di accesso su www.traettafestival.it. Info 080.3742636.