Da Raffaele de Leo, bitontino a Rio de Janeiro per la Giornata Mondiale della Gioventù, riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“I primi giorni di questa avventura in Brasile li abbiamo vissuti in una
città a circa 40km da Rio, Petrorius.
Qui in questa settimana c’era la
“semana misionaria”, dove i volontari del posto
ci hanno accolto con grande calore.
Ci hanno ospitato in una loro scuola
e, i volontari, tutti ragazzi giovanissimi, i nostri angeli custodi, ci
hanno guidato a scoprire i posti, accompagnato nelle escursioni.
In questi
primi giorni due esperienze sono state molto significative: la prima, la
catechesi tenuta dal Vescovo di Taranto Santoro dal tema “I giovani e
il loro ruolo nella società”, dove il vescovo ha esortato con entusiasmo
noi giovani a scoprire la nostra missione e valorizzare i nostri
talenti.
La seconda, molto emozionante, è stata una visita nelle
Favelas.
Qui trovare le parole per descrivere ciò che si prova diventa
difficile.
Trovare gente poverissima, un anziano signore, per esempio, il
capostipite di una famiglia numerosa, dispensa sorrisi e ripete a tutti
noi “Felicidad”…io mi son chiesto come può essere felice così? Senza
aver un tetto dove dormire…
Oppure un intera famiglia che ti accoglie
tirando fuori una bandiera italiana e chiedendoti di stare un po’ con
loro…
Qui si ha modo di apprezzare il vero senso delle cose.
A
proposito questa visita è stata possibile solo grazie ai volontari che
ci hanno guidati e custoditi in posti quasi inaccessibili”.