Dopo
le due serate di anteprima, si è tenuta ieri la Notte Nazionale del Liceo
Classico 2017. Una manifestazione nazionale, organizzata da una rete di licei, quasi
400 in tutta Italia, per diffondere nell’opinione pubblica la certezza che la
cultura classica non è solamente viva, ma è parte integrante della modernità.
L’ex
convento, che oggi ospita il liceo “Carmine Sylos”, è stato teatro, dunque, di
una serie di incontri e spettacoli per spiegare ai tanti ospiti l’importanza
dello studio del greco e del latino, non solo per comprendere il periodo
storico in cui tali lingue erano parlate, ma anche per comprendere noi stessi e
la nostra cultura odierna.
Diversi
i temi affrontati dai ragazzi dell’istituto, dalla nascita dell’editoria e
delle prime tipografie nell’Europa cinquecentesca, in cui Venezia ebbe un ruolo
cruciale, alle radici classiche presenti nella letteratura del ‘900, illustrate
da Bianca Sorrentino, autrice del volume “Mito Classico e poeti del ‘900”, pubblicato
da Stilo Editrice. Passando per il progetto E-Twinning, che si pone l’obiettivo
di far entrare i ragazzi in contatto con altre realtà scolastiche europee per
confrontare e migliorare le proprie competenze di greco e latino, evidenziando
soprattutto la sopravvivenza di questi due idiomi antichi nelle attuali lingue
europee. Progetto che vuol far meglio comprendere i nostri usi e costumi, alla
luce dell’evoluzione che si è avuta nei secoli.
I
ragazzi sono stati coinvolti anche in diverse messinscene filosofiche volte a
rappresentare Friedrich Nietzche e il suo rapporto con la filosofia durante gli
anni della scuola o i dialoghi tra i grandi filosofi classici sui grandi temi
classici ma attuali, come il rapporto tra sentimento e ragion di stato.
Diversi
anche gli ospiti intervenuti. Dal professor Nicola Pice, ex docente della
struttura, al magistrato Angelo Cerulo, che ha commentato il primo stasimo
dell’Antigone di Sofocle, oltre alla già citata autrice Bianca Sorrentino.
«Il significato di questa manifestazione è
riconoscere l’importanza delle materie classiche, che non sono affatto
estranee, morte, in quanto permettono lo sviluppo, nei ragazzi, di quella
logica e quella capacità critica che è alla base delle materie scientifiche
odierne» è il commento della dirigente scolastica Antonia Speranza, che
evidenzia l’importanza di conoscere il nostro passato per comprendere il nostro
presente: «Obiettivo della Notte del
Liceo Classico è anche mettere al centro i ragazzi e il loro impegno, per
mostrare all’esterno quel che di importante si fa in questo istituto che,
nonostante oggi si preferiscano scuole tecniche che permettano di inserirsi
subito nel mondo del lavoro, ha dato i natali a tanta gente che si è poi
affermata a Bitonto e oltre e continua ad avere tante iscrizioni».