Tra tanti
piccoli visi gioiosi di bimbi asiatici, si staglia un sorriso altrettanto
bambino ed autentico, quello di Vito
Palmieri.
Il regista bitontino è finito al Taiwan
Film Festival Childrens Internazionale (TICFF).
Il festival, fondato da Television
Servizi Pubblici Foundation (PTS) nel 2004, è il primo del cinema e della
televisione in Asia dedicato agli spettatori fino ai 12 anni.
Il TICFF, che si
svolge ogni due anni, ha la missione di coinvolgere i piccoli spettatori locali
con il prezioso accesso ai media attraverso film creativi, divertenti e
multiculturali.
È stato questo il caso di “Matilde”,
il piccolo capolavoro nato dalla grande sensibilità di Vito, arrivato
tra i cinque finalisti al festival, che si è meritato una menzione speciale.
La storia di Matilde, il nome della bimba protagonista del cortometraggio di Vito, ideata con la collaborazione dell’Agfa/Fiadda (Associazione genitori con
figli audiolesi), è fatta di solitudine
celeste, come il blu dei suoi occhi, e pienezza di suoni del cuore.
La
solitudine, solo apparentemente, è data dalla sua audiolesione: al suo
cuoricino però non sfugge nulla. I rumori del mondo sono solo chiusi in una nuvola ovattata
e profumosa di speranza e voglia di cambiare la sua condizione.
La
bambina ha una soluzione a tutti gli stridii della sua classe, il suo
microcosmo.
Raccoglie delle palle da tennis da un circolo nei dintorni e le
inserisce sotto i piedi delle sedie, invita il professore a radersi i grandi
baffi che ingombrano il movimento labiale, così da poter comprendere quel che dice.
Tra le
mani di Matilde tutto diventa semplice e teneramente adatto alle sue esigenze.
La bravura di Palmieri ha colpito Bari (l’anno scorso il trionfo al Bif&st), Lecce (Festival del cinema europeo), Salerno (Giffoni Film Festival), Roma (Rome Independent Film Festival), Los
Angeles (HollyShorts Film Festival) Toronto (International Film Festival) e la recente selezione per i Nastri d’Argento, e non poteva non conquistare anche l’est del
mondo.
Che possa continuare a sognare con gli occhi d’un
bimbo ricco di verità del cuore.