Tra le vie bitontine sta
nascendo quello che sarà il fermo immagine di una vita da raccontare.
Luce su Gianvito
Leone, allora, che diventa doppiamente protagonista della sua vita.
Il perché di
questo film è forse difficile da spiegare, ma è uno dei motivi per cui ciascuno
di noi debba incuriosirsi.
«Quando
Gianvito ha aperto il suo cuore e mi ha raccontato quella che è la sua vita – spiega la regista Roberta Bellini–, è nata l’idea di questo film. Saranno
90 minuti di suspense che terranno tutti col fiato sospeso. E’ la storia di un
ventisettenne vittima di una situazione familiare molto particolare. E’ la
storia di un bambino che è riuscito a superare un problema al cuore».
Gianvito, ultimo di otto figli, a soli 13 anni ha subito un infarto, è
riuscito a sopravvivere e ha coltivato l’amore per il cinema.
Il suo sogno è
diventato realtà quando ha incontrato la regista, nonché donna della sua vita, Roberta Bellini, che fa parte
della compagnia “Il sipario“ ed è
insegnante di dizione.
La coppia
racconta il film come un mix di emozioni, di dramma, amore, gelosia e
azione.
Sarà girato tra Bitonto, Bisceglie e Bari.
«Il
film sta già facendo un po’ di rumore – aggiunge la regista Bellini –. Se ne parla sui giornali, in radio e in tv. Infatti, siamo stati ospiti
di Teleregione e Radio Mia per rispondere alle domande del pubblico curioso».
Il debutto avverrà sicuramente nel nostro Cinema
Coviello, per poi dilagare nelle altre sale di provincia e forse
anche in tv. Grazie alla disponibilità di molti amici, si è formato un cast
abbastanza corposo.
Sulla scena noteremo oltre a Gianvito e Roberta, Mariella Rella, Kevin Di Ceglie, Maria
Teresa Di Palma, Claudia Loseto, Mario Milella, Roxy Lovaglia, Mario David Di
Muro, Pasquale Scaraggi, Francesco Di Dio, Alessia Maria Alidoro, Ines
Froio, Hedi Tissaoui, Isabella Sannicandro, Nicolò Caffarella, Michele Battezzati, Pietro
Antonio Battezzati.
Il backstage sarà condotto da Enrico Bellelli.
Delle riprese e del montaggio si occuperà Sabato Scaramozza. A tal proposito la regista Bellini : «Ringrazio Nicola Minenna,
anch’egli attore nel film, il Presidente dell’Associazione l’Anatroccolo di
Bitonto, Mimmo Bellifemmine, i
volontari della Croce Sanitaria bitontina, le persone con disabilità e tutti coloro che hanno voluto rendere il sogno una realtà».
Quello che rende il film qualcosa di speciale è
la dimostrazione che nella vita qualsiasi difficoltà può essere superata, che
esisteranno molti bastoni tra le ruote, ma che dentro ognuno di noi c’è quella
piccola grande forza che ci permetterà di rinascere.
Una delle forze maggiori,
che ha reso vivo Gianvito Leone, è
l’amore. L’amore per sempre. L’amore
per la sua donna. L’amore per il cinema. L’amore per se stesso.
«Se ho scritto la sceneggiatura di questo
film – conclude la Bellini – non è certamente per il successo. L’ho fatto
per dare un riscatto morale a Gianvito e per strappargli un sorriso».
Si dice che a provocare un sorriso sia quasi
sempre un altro sorriso, allora: appuntamento al cinema.
Per sentirci allargare il cuore…