Come scordare l’incipit del film di “Prima o poi mi
sposo” ?
In un flashback Jennifer Lopez – protagonista del film –
si ricorda quando, bambina giocando con le bambole, fa pronunciare le parole
che tutte le fanciulle sognano di sentirsi dire: “vuoi, tu, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente…”
I matrimoni, sì, danno sempre quell’emozione indescrivibile
che lascia quel tocco di meraviglia in tutti coloro che assistono, si
voltano, guardando (se c’è) il proprio compagno o compagna e sognando il momento in cui
toccherà anche a loro.
Ieri, a Bitonto, è accaduta una cosa alquanto singolare.
Emmanuel e Jennifer, nigeriano lui e scozzese
lei, si sono sposati nella nostra chiesa di San Leone Magno.
A destra tutti i parenti di lui: stesso tessuto violetto
per i vestiti ma diversi i modelli ed elegantissimi cappellini.
A sinistra i parenti della sposa: kilt per il padre ed
il fratello della sposa e luccicanti acconciature e vestiti per le donne.
Siamo stati catapultati in un matrimonio tra culture, tradizioni, pelli diverse, ma così semplicemente e sacralmente
unite dall’amore eterno.
I più curiosi se lo stanno sicuramente chiedendo: “E dall’Inghilterr fing dou s ion vniut a
spsèu?”
Ebbene sì.
La loro storia comincia circa tre mesi fa, a maggio,
quando lo sposo ha voluto accogliere il desiderio della sua amata di sposarsi
in Italia. Sono così venuti nella nostra bella Puglia e qui a Santo Spirito
hanno incontrato un angelo.
Un direttore di sala di un notissimo albergo della
città costiera a noi vicina si è improvvisato wedding planner, organizzando nel
giro di mezza giornata tutto: parrucchiere, fotografo, fioraio, l’affitto dell’auto.
Tutto, chiesa compresa.
L’albergatore, bitontino d.o.c., ha ben pensato di far
visitare agli innamorati tutte le chiese della nostra Bitonto e l’amore è
riscoccato per la chiesa di S. Leone.
Cosa ancora più particolare è che, venticinque giorni
fa, quando Emmanuel è tornato in Italia per dare gli acconti con tutti i
sopraddetti, nessuno – nonostante la crisi – ha voluto i suoi soldi poiché
emozionati dalla storia che stavano vivendo anche loro in prima persona.
La messa è stata, chiaramente, celebrata in inglese da padre Vito Bracone con
il supporto liturgico corale dei cantanti lirici Pino Maiorano e Anna Lacassia.
Ventinove adulti e nove bambini, così, in questi giorni continueranno a colorare d’amore
e vita Bitonto e tingere le spiagge vicine di magica estate.