In occasione del “Giorno del ricordo”, sul palcoscenico
del teatro Traetta, l’Istituto Comprensivo “V. F. Cassano – A.
De Renzio” si è espresso mediante una pluralità di linguaggi per dimostrare
quanto la memoria sia vita.
La storia ci ha consegnato
il peso di errori che non vanno più commessi, ma a quanto pare se ne compiono
di peggiori a giudicare da episodi tragici come quello più recente dell’attacco
a Charlie Haebdo.
“La memoria è vita.
L’oblio è indifferenza e morte”, sì, ma necessita un vivo senso di
responsabilità e un minimo di coscienza, qualora si volesse davvero essere
migliori e rendere fertile il ricordo.
L’Istituto Comprensivo “V. F. Cassano –
A. De Renzio” ha ripercorso la storia attraverso la musica, la danza, la recitazione e la proiezione di filmati.
Era il 20 gennaio 1942 quando, in una villa
vicino il lago di Wannsee, alti ufficiali e burocrati nazisti si riunirono per
la “soluzione finale della questione ebraica”.
Ieri, sul palcoscenico del teatro Traetta quattordici alunni si son seduti intorno ad una grande tavolata
con le loro divise nere e il simbolo della svastica sul braccio.
Hanno
riprodotto il convegno che si tenne nella villa di Wannsee, vicino Berlino, e
dove si decise di sterminare gli ebrei nel campo di concentramento di Auschwitz
tramite le docce di gas.
“La storia ci onorerà per aver fatto avanzare la purezza
della razza”. Forti queste parole hanno risuonato nella mente dello spettatore
inchiodato nelle poltrone rosse del Traetta.
E’ stata la volta, poi, di un
gruppo di alunni con la stella di David sul petto che hanno riprodotto il
processo fatto ad Hitler. Quattro furono le accuse rivoltegli: schiavitù,
sterminio, illusione, sottrazione della dignità.
Lo spettacolo si è concluso
con un’esibizione di danza che ha visto protagonisti un angelo e un demone, in
lotta per portar via con se alcuni bambini ebrei. La vittoria simbolica di
questa lotta è stata concessa all’angelo, elevando così un inno alla vita.
La
dirigente Anna Teresa Bellezza è,
alla fine, salita sul palcoscenico per i ringraziamenti: «I miei alunni hanno percorso la storia attraverso una pluralità di
linguaggi e spero abbiate colto il messaggio che abbiamo voluto trasmettervi.
Noi abbiamo l’obbligo morale e civile di custodire i valori della democrazia
che abbiamo conquistato con sacrificio».
E ha concluso: «E’ stato significativo esibirci oggi, nel
“Giorno del ricordo” del massacro delle foibe. Sono emozionata e fiera dei miei
ragazzi e dei miei insegnanti».
A teatro era presente il vicensindaco Rosa Calò: «Non basta la memoria, bisogna essere anche
consapevoli e responsabili delle proprie azioni. Dobbiamo combattere qualsiasi
tipo di violenza anche e soprattutto attraverso una rivoluzione culturale».