Un piccolo ma allo stesso tempo grande evento quello
che ha salutato l’anno 2013 nelle sedi dell’Istituto Comprensivo “G. Caiati – V. Rogadeo”. Una manifestazione tenutasi
nel pomeriggio di martedì alla Rogadeo e mercoledì alla Caiati, che ha voluto
ricordare l’essenza del Natale: la semplicità, la tradizione e l’unione.
Se infatti di pecche ce ne fossero, a cominciare dalla
location che non dava a tutti i genitori la possibilità di perdersi guardando
il proprio bambino o ahimè, ormai ragazzino, bisogna pur sempre ricordare che
le cose più belle non sono quelle in grande stile, ma quelle magari anche
imperfette, ma condivise con le persone che si amano. Ogni classe ci ha messo
del suo, ha portato in scena piccoli stralci di vita personale, chi ballava,
chi recitava poesie, chi suonava chitarre, violini o flauti per celebrare una
festa «che in tutto il mondo c’è e viene onorata». La solita recita natalizia
dei marmocchi nati per ultimi, propinataci in ogni salsa, ma che ci lascia pur
sempre , ogni anno col fiato sospeso, sperando che ricordino bene e tutta la
poesia o che non stecchino col flauto o che non incespichino nei lacci delle
punte, consapevoli che se anche dovesse accadere sarà stata pur sempre la
migliore esibizione di ogni tempo.
È il messaggio che la dirigente, Maria Pia Matilde Giannoccari sperava passasse, quando, con la
collaborazione dei validissimi docenti della sua scuola, ha partorito l’idea di
una festa di fine anno che desse la possibilità agli alunni di abbandonare la
grafica del proprio pc per un giorno e ricordarsi di essere pur sempre bambini.