Le vivide impressioni degli acquerelli di Nino Grassi, artista milanese nato aMariotto nel 1949, non hanno avuto neanche il tempo d’illanguidirsi appena nel fresco ricordo dei mariottani, che è giunta gradita ai più la buona novella che l’acquerello raffigurante Papa Francesco, esposto alla Mostra “La Pausa” tenutasi a metà settembre presso Villa Jannuzzi a Mariotto, sarà ufficialmente consegnato da Nino nelle mani di Jorge Mario Bergoglio, durante l’Udienza Generale di mercoledì 30 settembre prossimo.
A promuovere la consegnapro manibus del dipinto al Pontefice è stato il Cav. Paolo Iuso, come Nino “mariottano nel mondo”, stabilitosi da qualche tempo in quel di Firenze, dove è membro e Delegato per la Regione Toscana della prestigiosa Accademia Bonifaciana.
Àuspice dell’iniziativa del Cav. Iuso è la circostanza che questi sarà ospite delComandante della Gendarmeria Vaticananella festa che il noto corpo di vigilanza terrà il 2 ottobre prossimo presso i Giardini Vaticani, cui parteciperà anche il Rettore e Presidente della detta Accademia, Cav. Dott. Sante De Angelis.
Gli acquerelli e le acqueforti di Nino Grassi, che tanto successo hanno riscosso a Mariotto, non hanno lasciato, a quanto pare, impassibile il Cav. Iuso, che non ha esitato a complimentarsi con Nino, suo compagno di scuola ai tempi delle elementari, per il suo talento artistico e per la riuscita della mostra mariottana. Nelle insondabili latebre della psicologia umana c’è sempre spazio per il più ingenuo ed istintivo dei sentimenti, l’amicizia, che qui rivive nell’ideale patrocinio dell’Arte e nel richiamo ancestrale, etnico e culturale dei tratti e dei colori di un sodalizio infantile.
I due grandi amici si ritroveranno dunque, in modo quasi sorprendente e dopo quasi quarant’anni, nel solenne faccia a faccia con il Santo Padre in Vaticano, insieme alle rispettive famiglie.
E per finire, a suggello di un’antica amicizia, v’è l’invito che Iuso rivolge a Grassi ad allestire una nuova personale, stavolta a Prato, in collaborazione con il noto pittore “sociale” pratese Paolo Calamai, protagonista di una cinquantina di mostre, tra personali e collettive.
“Immagino la sorpresa di Nino nell’apprendere tutto questo dai media locali. Voglio farlo morire di felicità” ha dichiarato Iuso al “da Bitonto”.