Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo queste brevi note di Marco Vacca, generate in lui dopo la lettura del nostro recente pezzo su mons. Caldarola. Il riferimento è ai Giardini Pensili, da qualche mese restaurati e finalmente offerti alla cittadinanza. Grazie al maestro Vacca, sempre graditissimo sulle pagine del Dabitonto.com. (M.P.)
La presentazione alla Città di
quel ‘balcone’ sul Tiflis, merita qualche cenno storico (se la parola
non fosse giudicata troppo impegnativa), perchè va recuperato il contesto che
quello spazio è stato soprattutto negli Anni Cinquanta. Gli anni della colonia
estiva, con appendice sul mare a Santo Spirito!, ed ecco riapparire Don Alberto
Battaglia e Mons. Caldarola, Vescovo in quel di
Teggiano, che visita la colonia nell’ estate della sede vacante fra Mons.
Taccone e Mons. Marena! Gli anni dell’ A.S.C.I. (Associazione Scautistica Cattolica
Italiana) che occupava gli attuali locali della Biblioteca Vescovile,ed ecco
apparire Mons. Francesco Terlizzi, l’ultimo rettore di San Pasquale prima che
divenisse la parrocchia di Cristo Re.
Dunque, l’ A.S.C.I. E la sintonia operativa, formativa,
ludica, con la suggestiva lezione di Baden Powell! Una preziosa palestra di
spiritualità ed attivismo tipico di quel programma, che impegnò tanti di noi in
quel periodo, al modico prezzo di
dieci lire al mese! (una somma che io spesso dimenticavo di versare impegnandola
in acquisti alternativi di ‘beni’ da inventariare sotto la voce “peccati di
gola”…).
Erano gli anni delle scorpacciate di gelsi: quelli bianchi e
quelli rossi, disponibili a farsi depredare sotto gli assalti veementi di
ragazzi in penuria di frutta alternativa di stagione.
Ed erano gli anni della proiezione di film in 16m/m in quel
giardino che costituiva la preziosa,
gratuita alternativa all’ Arena Traetta (in funzione, nei mesi estivi, ov’è oggi
l’ ufficio postale centarale).
…Quanti ricordi, allora! Che ho voluto condividere con i
lettori e, soprattutto con i visitatori di
quei Giardini, ‘pensili’ ma non svuotati di passato e di Storia locale. Che fa
sempre bene recuperare, perchè, come affermava Cesare Pascarella, noi,
anche se siamo seduti all’ osteria, siamo seduti nella Storia.