Alle ore 17, la Villa Comunale
di Bitonto sarà pervasa dalla magia della favola. Grazie alla collaborazione
dell’Associazione culturale “Sei di Bitonto se”, diretta da Gaetana Ingrà, i
componenti della neonata compagnia “Okiko” sfileranno in vesti inedite per
annunciare l’arrivo della Regina dei Ghiacci con le sue principesse e per dare
il loro augurio di Buon Natale.
Abbiamo ascoltato un noto e
giovane volto della cultura bitontina, il regista Piergiorgio Meola, per
conoscere “Okiko” e la manifestazione di cui oggi sarà protagonista.
«La sfilata delle principesse di Okiko è contestualizzata nel programma
di eventi di questo Natale a Bitonto e sarà possibile grazie agli amici di “Sei
di Bitonto se”. Siamo l’evento d’apertura, oggi. Ci saranno le principesse
delle fiabe più belle, reinventate con un nuovo look, due principi e una fata
insolita che con la sua magia farà arrivare la Regina delle nevi. Con la sua
danza sarà lei a concludere il nostro corteo».
Piccoli e grandi saranno
coinvolti. «Chiacchiereremo e faremo foto
con loro, se vorranno. E’ un modo romantico e fanciullesco per augurare un Buon
Natale a tutti».
Non è il primo evento che
vede già partecipe la neonata compagnia “Okiko”. Infatti, sono intervenuti in
occasione della presentazione del romanzo “Il fiore della Follia” di Mariella
Muriel all’interno della Galleria Mariarte, gestita da Maria Cucinella, il 16
dicembre. Son state Rosa Masellis, Pamela Scianatico, Angela Ubaldino e Vanessa
Froio ad interpretare una scena total Noir del romanzo.
«La compagnia Okiko è nata ad Ottobre. Il termine è di origine
giapponese e ha molteplici significati, tra cui imperatrice, meteora e figlio
della luna. Noi abbiamo scelto l’ultimo».
I suoi componenti sono: il
regista Piergiorgio Meola, Rosa Masellis, Ariana Cutrone, Ines Froio, Angela
Ubaldino, la costumista Marina Mundo, i cantanti Alex Giannone, Luigi Bianco e
Pamela Scianatico.
«Okiko è un diamante da modellare ogni giorno con la forza di noi
ragazzi. Insieme ad Ariana e Rosa ho tenuto dei provini nei primi giorni di ottobre
all’interno della Galleria MariaArte, grazie alla gentilissima disponibilità di
Maria Cucinella. E’ arrivata gente anche da Bari e questo ci ha colpito e resi
soddisfatti. Ovviamente non abbiamo avuto grandi pretese, ma eravamo
consapevoli di quel che stavamo cercando».
Il logo della compagnia è
stato disegnato da Piergiorgio e ritrae in una nera oscurità il volto di una
donna –forse la stessa dei suoi quadri-, avvolto da linee ondulate bianche che
sembrano ricomporre la misteriosa figura e ornarla. E’ possibile visionarlo
sulla pagina facebook “Okiko Drama” (https://www.facebook.com/profile.php?id=100010760101643&fref=photo).
Sorge spontaneo chiedersi
chi sia a dirigere la compagnia. «Siamo
tutti imperatori del nostro sogno. Insieme dirigiamo il carro di Okiko. Nessuno
è al di sopra di qualcuno. Tutti sappiamo dove vogliamo arrivare e questo è
quello che ci rende un gruppo solido».
Chi conosce Piergiorgio,
soprattutto tramite i suoi spettacoli, sa che è un grande sognatore e chi è con
lui non può che essere tale. «Dove
vogliamo arrivare? Dove ogni sognare vorrebbe, sulla luna. La strada è tanta e
noi vogliamo partire con determinazione e, soprattutto, tanta cautela. Il mondo
dello spettacolo è pieno di bellezza, ma c’è anche tanta cattiveria,
incompetenza e delle volte saccenza. Questo, tuttavia, non ci ferma».
Ahimè, Piergiorgio, è così
dappertutto! Tuttavia, siamo fatti per andar oltre, crescere, formarci e
realizzare i nostri sogni, i nostri progetti.
Alla sfilata che si terrà
oggi seguiranno altri eventi nel 2016, soprattutto spettacoli che si
concentreranno tra gennaio e febbraio e che potranno portare la compagnia anche
fuori città. Ad aprile, però, ci sarà il grande esordio.
«Lo spettacolo tratterà di un mistero celato in un vecchio specchio.
Questa volta, non si tratta di una fiaba, anche se potrebbe esserlo. E’ un
qualcosa che ho inventato io».
Il regista Piergiorgio ha
ambientato tutti i suoi spettacoli precedenti in una fiaba, che ha
opportunamente rivisitato per lanciare un messaggio/morale particolare. Perché?
«Il mondo delle fiabe è una dimensione che mi ha sempre affascinato sin
da piccolo. Ho infinite collezioni di ogni autore e illustratore perché adoro
ogni versione che una fiaba ha. I toni non sono sempre magici e incantati. Ci
sono anche racconti spaventosi, tristi, cattivi, pieni di ombre. In questo
mondo, come in quello reale, solo alla fine di un percorso giunge la luce».
Appuntamento alle 17 nella
Villa Comunale e in bocca al lupo, Figli della Luna.