Il primo
giorno appena entrata in aula mi sono ritrovata un gruppo di ragazzi tra i 9 e
gli 11 anni – degli Istituti “Benjamin
Franklin” e “Sacro Cuore”- pieni
di vita, di entusiasmo, gioia e idee.
Abbiamo
avviato il nostro percorso pensando a come poter raccontare un Natale diverso dal solito, senza
tralasciare la cultura, la tradizione, tutti i profumi ed i sapori della nostra
terra.
Il Natale cos’è
per questo gruppo di quasi quaranta studenti? È dono e accoglienza, un momento intimo e vero per essere a casa, con
la propria famiglia, per condividere il momento più magico dell’anno.
Si addobba
l’albero, si realizza il presepe, si esce per lasciarsi incantare dalle
luminarie e dai tradizionali mercatini in piazza.
E non
mancano i giochi da tavolo con cuginetti e amici, i racconti di genitori e
nonni su com’erano le feste di una volta, i dolci tradizionali e i regali da
scartare.
Ma la
nascita del Bambin Gesù è anche il
momento per riflettere ed aprire il proprio cuore al prossimo.
I ragazzi hanno
raccontato della loro attività all’interno di associazioni benefiche che hanno
raccolto fondi per le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia, adAmatrice: per loro il Natale doveva
essere dono, speranza, un nuovo domani.
Il pensiero
è stato rivolto all’accoglienza a
seguito dei numerosi sbarchi di migrantiche costantemente arrivano sulle coste pugliesi e anche nella nostra città, non
ultima, poi, la controversa questione di Palombaio paragonata alla città di
Goro.
Non sono
mancati racconti personali delle esperienze (e delle origini) estere con il
presepe vivente realizzato a Medjugorje,
il Natale cubano “ripristinato” da
Fidel Castro e le pietanze gustose della Tunisia.
Lasciamo in
ultima pagina spazio al divertimento con i cruciverba realizzati dai ragazzi
che vi augurano un felice Natale e un ottimo anno nuovo.
Troverete il giornalino in edicola, come inserto del giornale “da Bitonto“: alcuni contenuti saranno anche tra le pagine del periodico “Primo Piano” con cui abbiamo collaborato.