«Per la pianificazione strategica metropolitana ho già proposto al
sindaco Antonio Decaro di inserire l’Ecomuseo del Nord Barese tra gli obiettivi
da valorizzare per rilanciare il turismo e la cultura del nostro territorio.
Spero di coinvolgere Nicola Pice, per riprendere quanto iniziato con lui,
seguendo il filo conduttore dell’Area Vasta».
È quanto affermato dal
sindaco Michele Abbaticchio, durante il Festival Ecomuseale delle Arti che, sabato
scorso, ha fatto tappa a Bitonto, nei Giardini Pensili della chiesa di San
Francesco d’Assisi.
La cultura, in ogni sua
forma è stata l’indiscussa protagonista della manifestazione, promossa, per la
sua terza edizione, dall’Ecomuseo Urbano del Nord Barese, istituto che persegue
la riscoperta e la salvaguardia del territorio urbano e rurale e del suo patrimonio
storico-artistico. La Cooperativa Re Artù ha curato gli aspetti tecnici, mentre il gruppo folkloristico Re Pambanelle ha intrattenuto il pubblico a suon di musica popolare.
Ad aprire l’evento, Nicola Pice che ha presentato il volume “Bitonto è in un mare di
ulivi”, spiegando il significato di alcuni degli affreschi e dei
bassorilievi presenti nella Chiesa di San Francesco d’Assisi.
Agostino Abbaticchio, attivista meridionalista del
movimento Rete Sud è, invece, intervenuto per presentare la campagna
“Compra Sud”, finalizzata riappropriazione del territorio attraverso
l’acquisto di prodotti qui prodotti, per far girare l’economia delle regioni
meridionali ed evitare l’emigrazione di denaro, di risorse e di lavoratori verso
altre regioni o altri Stati.
«Si è vero –
sottolinea l’ex candidato sindaco nel 2012 – comprando prodotti delle nostre aziende spendiamo più soldi. Ma tutto
ciò è un investimento per i nostri figli».
A seguire il giornalista Marino Pagano ha presentato
il documentario “Le chiese rurali in agro di Bitonto” di Pasquale
Fallacara, parlando di alcune delle chiese rurali presenti nelle nostre
campagne, a cominciare dalla chiesetta di Sant’Aneta «distrutta da ruspa assassina nel 2002».
Il giornalista ha poi ricordato, attraverso la lettura
di alcuni suoi versi, la figura di Aldo Citelli, artista bergamasco scomparso
dieci anni fa a Santo Spirito, dove per anni aveva vissuto: «Artista completo, poliedrico affascinato
dall’arte visiva. Spero si ritorni a parlare ancora di Citelli in futuro».
A ricordo dell’artista, sono stati esposti anche
alcuni suoi quadri, oltre ai lavori di Enzo Morelli, Antonio Rossiello e
Cecilia Mangini.
A conclusione della serata, la presentazione, da parte
dell’archeologa Federica Dentamaro, del volume “Affari pubblici e
devozione privata: Santa Maria del Casale a Brindisi” redatto dalla
studiosa Giulia Perrino ed edito dalla Caratterimobili edizioni. Il testo
descrive il luogo di culto brindisino con particolare attenzione all’araldica.