Sembra ancora di sentirlo il profumo del mare di Acciaroli,
piccola frazione di Pollica. Di ascoltare la voce dei pescatori che tirano le
reti, che attraccano i pescherecci, che rientrano con il sorriso sul volto. Perché
“un ambiente buono, dei buoni profumi e del buon cibo, fanno più bella la vita”.
Pescava le anime, la buona politica, la giustizia, la
responsabilità, Angelo Vassallo,
sindaco di questa ridente cittadina vicino Salerno. Ma il 5 settembre 2010 –
anno del suo quarto mandato da sindaco -, mentre era in auto, fu affiancato
da un uomo su un motore: volto coperto da un casco e pistola in pugno.
Pochi secondi per reagire, per pensare a cosa dire ad
un giovane che sta per premere il grilletto e sparare per nove volte.
E da qui che prende le mosse il monologo portato in
scena da Ettore Bassi – ed una squadra di giovani aiutanti – lo scorso sabato sul palco del teatro “Traetta”.
Una scenografia semplice, minimale, in cui si muoveva l’attore
come un’onda, a voler riprodurre l’animo sempre lesto e politicamente attivo di
Vassallo.
Si ripercorre la storia della sua vita privata, della
sua carriera politica, delle mani “messe nella merda” per rendere sempre più
bello l’ambiente circostante: dalla rivalutazione del lungomare, all’installazione
del depuratore; dalla creazione del porto turistico, fino alle lotte contro l’illegalità.
Un sindaco a cui piaceva stare tra la gente e che
credeva di poter sfruttare ogni caratteristica, seppur vicina alla leggenda,
per rendere il proprio paese riconoscibile il più possibile.
È il caso del romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway: el viejo del racconto pare
sia proprio Antonio Masarone di Acciaroli che il poeta statunitense incontrò in
Cilento.
Una ricostruzione perfetta quella dell’attore Bassi,
che stupisce sul palco per la grande bravura nell’interpretazione, che arriva
fino al suono sordo di quei colpi di pistola.
“Tu,
ragazzo cosa ne sai di quel che lascio? Sono ancora giovane, ho solo 57 anni. Uccidendo
me, uccidi anche la mia famiglia, la mia città, i miei concittadini”. Se non hai nulla,“ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che
puoi fare con quello che hai” (citazione dallo scrittore americano succitato).
Ma le persone non cambiano e, davanti ad un bicchiere mezzo vuoto, compiono gesti deplorevoli. Sono passati sei anni da quella triste sera di settembre
e il colpevole non è stato ancora assicurato alla giustizia…