Già nel 2002, con il suo
gruppo, gli Almalibre, produce un
album che gli frutta palcoscenici e premi importanti. La vera consacrazione
però arriva solo quest’anno. Con “Senza
di te”, partecipa a Sanremo vincendo
il Premio della critica Mia Martini e
il Premio della Sala Stampa “Lucio
Dalla”, relativi alla categorie nuove proposte.
È, si spera, l’inizio
dell’ascesa di Zibba, il cantautore
savonese che ieri sera ha aperto a Bitonto “Star in the Park”, il format ideato
per il Parco delle Arti che, sotto la direzione artistica di Francesco Baccini, porterà nella nostra
città il concerto unplugged dello stesso e Giampiero
Ingrassia.
«È
un onore ospitare il cantautore dell’anno che con le sue melodie e i suoi testi
pone le basi per il futuro della musica» ha commentato il sindaco Michele Abbaticchio, lasciando all’artista
il palco della Terrazza del Torrione.
Intervistato da Luca Catalano, ha ripercorso la sua
vita artistica e non, dagli esordi in cui si approcciava alla scrittura in modo
spensierato, alla paternità che ha cambiato il suo modo di scrivere e di
vivere, che ha illuminato tutto ciò che gli era intorno, permettendogli di
mettere tutto al proprio posto. Senza dimenticare, ovviamente, l’esperienza di
Sanremo. «Ero l’unico a partecipare al
Festival con una propria casa discografica» ha raccontato l’artista del
panorama indipendente che spera in un aiuto di etichette multinazionali per realizzare
progetti sempre più ambiziosi.
Per ora, però, Zibba si
“accontenta” di “Senza pensare all’estate”, l’album cercato dopo Sanremo,
contenente tre canzoni inedite e altri singoli che non avevano avuto a suo
parere la giusta vita, oltre che di aprire i concerti di artisti importanti,
tra i quali Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Gino Paoli… Ma a colpirlo è Michele
Bravi perché, dopo X Factor e il successo del pezzo d’esordio (scritto tra
l’altro dallo stesso Zibba), «non ha cavalcato l’onda del talent, ma ha
lavorato per fare un proprio percorso artistico».
Spazio poi alla sua voce e
alla chitarra, alle canzoni del nuovo album e ai singoli più vecchi, resi
ancora più belli dalle curiosità sul loro “concepimento”.
Un concerto unplugged
simpatico ed emozionante, grazie anche all’atmosfera donata dalla location.