Venerdì 16 maggio ore 18,00, presso “Sala Degli Specchi” del Palazzo di
Città di Bitonto
Incontro con la scrittrice Ester Rizzo, che presenterà il libro “Camicette bianche – Oltre l’8 Marzo”.
Introduce la serata e dialoga con l’autrice l’avv. Laura Fano, redazione “Sudest”.
In collaborazione con il FI.DA.PA. B.P.W. Italy Sez. di Bitonto e il
“Circolo dei Lettori” della Libreria del Teatro, il Comune di Bitonto ospita venerdì 16 Maggio alle ore 18,00 la
scrittrice Ester Rizzoche
presenterà il libro Camicette Bianche Oltre l’8 marzo, pubblicato da Navarra
Editore.
Interverranno il Prof. Mario Spagnoletti, docente di storia
contemporanea presso l’Università degli Studi di Bari, Il Prof. Mario Gianfrate,
ricercatore presso la Fondazione “Di
Vagno”, la Dott.ssa Elena Gaudio, consigliera FI.DA.PA. B.P.W. Italy
Un
saggio che restituisce una memoria individuale e scrupolosa alle lavoratrici
morte nel tragico incendio della Triangle Waist di New York, una fabbrica di camicette alla moda nel
quale morirono 146 persone di cui 126 donne, e ben 38 italiane. Il rogo è tra i
tragici avvenimenti che si commemorano per la giornata internazionale della
donna.
Un libro racconta, per la prima
volta in Italia, tutte le vittime dell’incendio e ricostruisce il contesto
storico.
Furono 146 le vite spezzate nell’incendio
della Triangle Waist, tra cui 126 giovani lavoratrici morte in una fabbrica in
cui mancavano le norme minime di sicurezza sul lavoro. Vite che per decine e
decine di anni sono rimaste nell’oblio, alcune addirittura non identificate e
riunite in un unico monumento funebre: un bassorilievo raffigurante una donna
inginocchiata con il capo chino. Con uno stile a metà tra saggio e narrazione e
una cifra emozionale, Camicette bianche. Oltre l’8 marzo vuole ridare dignità a
quelle morti, dando a ciascuna vittima un nome, un cognome e un storia da
raccontare. Un lavoro di recupero della memoria – che l’autrice ha portavo
avanti per la prima volta in Italia attraverso ricerche negli archivi e
interviste ai discendenti delle vittime – per far conoscere un’immane tragedia
che viene, in maniera talvolta erronea, legata a doppio filo con la giornata
internazionale delle donne, l’8 marzo. Un testo che ci pone davanti allo
scottante quanto mai attuale problema della sicurezza sul posto di lavoro e dei
diritti dei lavoratori, nonché ci porta a riflettere sulla migrazione di ieri e
di oggi.