Non è bastato la pioggia a spegnere l’entusiasmo dell’European Language School.
Nonostante il maltempo abbia fatto rinviare la
piantumazione dell’albero di carrubo, prevista per la mattinata di ieri, anche
Bitonto ha potuto celebrare la Giornata
dei Giusti.
Proclamata dall’Unione Europea solo 3 anni fa, la
festività ha l’obiettivo di commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai
crimini contro l’umanità e ai totalitarismi.
«Oggi essere giusti ha un altro significato: nel
lavoro, come datori, come studenti, come cittadini»ha
spiegato la fondatrice della scuola, Fiorella
Carbone che, per il secondo anno, organizza la Giornata dei Giusti a
conclusione del progetto“Dalle AuleParlamentari
alle Aule di Scuola. Lezioni di Costituzione”.
Dopo la vittoria dell’anno
scorso, infatti, il Liceo Linguistico ha deciso di riprovarci e le prospettive
sono delle migliori.
«Abbiamo
superato le selezioni regionali. Speriamo di farci valere anche in quelle
nazionali» ha affermato il preside Domerio Mundo, ringraziando la Carbone
e la vicepreside Abbatantuono per la gestione e l’organizzazione delle attività
della scuola e per l’evento.
«Fiorella non ha bisogno di colori ma ha il calore
che usa per la cultura e per formare i giovani» ha dichiarato l’assessore al Marketing
Territoriale, Rino Mangini, presente
in rappresentanza della giunta e del sindaco, costretto ad accorrere ad Altamura.
«La giornata
che celebriamo ci porta ad una riflessione complessa: la giustizia ed essere
giusti è una cosa più grande della legalità. Celebrare questa giornata è porre
attenzione al futuro. Ognuno può essere giusto nella sua vita professionale o
privata» ha continuato l’assessore, annunciato un prossimo progetto: «Quest’estate, se tutto va bene, lanceremo
dal centro antico l’iniziativa “Botteghe
aperte” per riaprire le botteghe artigianali».
Spazio poi al convegno “La bellezza fondata sul giusto
lavoro”.
«Questa
manifestazione serve a riconciliarci con la giustizia e la bellezza del lavoro.
Spesso ci arrendiamo all’indifferenza, alla banalità del male. Dalla cultura
del lamento bisogna uscire». Così ha introdotto il dibattito il moderatore Valentino Losito. Al cospetto del
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, il Prefetto di Bari, Antonio Nunziante, Claudia Balducci, Responsabile di Relazione Banca Prossima e il
segretario generale del Comune di Bitonto, Salvatore
Bonasia.
È spettato proprio a quest’ultimo, il compito di
spiegare il ruolo dell’ente comunale, crocevia delle strade che dovrebbero
portare al lavoro. «Il Comune non crea
lavoro, ma crea condizioni, agevola con la corretta gestione di alcuni segmenti
dell’attività amministrativa, con la corretta e congrua politica tributaria, con
la pianificazione urbanistica» ha spiegato Bonasia, riassumendo il peso della
parola lavoro nella nostra Costituzione e nelle carte costituzionali precedenti.
«Il Comune si ritrova a dover affrontare situazioni
serie, dovute ad una brusca caduta dell’offerta di lavoro e a dover affrontare
il disagio delle famiglie. – ha concluso – Interventi concreti sono l’aiuto per gli
sfrattati, il sostegno alla genitorialità e al diritto allo studio. Siamo in
grado di intervenire con co-progettazioni con cooperative sociali, attraverso
borse lavoro, lavori di pubblica utilità».
E sono proprio le cooperative le beneficiarie dei
servizi della Banca Prossima.
«Serviamo aziende del terzo settore» ha infatti affermato Claudia Balducci che, date le difficoltà di
accesso al credito, ha invitato i banchieri «a
mettere a disposizione risorse e a credere di più nelle idee dei giovani».
«Per
lavoro, ho visitato molte città e ho potuto entrare in contatto con diverse
realtà» ha commentato il Prefetto Antonio Nunziante. «Bari e Bitonto non sono città facili per l’attività criminale. Sono
occorsi interventi straordinari, ma la repressione senza prevenzione non vale a
nulla».
Al termine del convegno, Domenico Schiraldi, docente di lettere all’European Language
School, ha premiato i vincitori del concorso interno “Made in… the Italian Costitution”.
Gli alunni della classe quinta, infatti, sono stati
chiamati a progettare un’azienda. Ad avere la meglio sono state Angela Raguseo con la sua azienda
agricola, e Alessandra Barba con la
caffetteria Caciteri. Ex aequo anche per il secondo posto toccato all’atelier
di Simona Desantis e agli ideatori
della Cooperativa “Kid’s home”.
Chiusura in allegria, poi, con la performance
teatrale dei ragazzi delle Cooperative
sociali Zip.h e Sfrang.