La
cattedrale, scrigno del silenzio e delle bellezza architettonica, vanto per i bitontini,
non poteva non ospitare lo spettacolo scenico e canoro de “Iuxta
crucem lacrimosa”.
L’evento,
inserito nell’ambito della IX edizione del Traetta Opera Festival, è stato rappresentato venerdì sera.
Lo
spettacolo, ispirato allo Stabat Mater di Tommaso Traetta- versione di Monaco-
nella revisione storica di Dan Veicolescu, a cura del Centro
Studi e Documentazione Musicale “Traetta”, è stato realizzato in collaborazione con la Compagnia
“Fatti d’Arte”, con:
RaffaleRomita
(regia), Mariantonia Capriglione (aiuto regia), Franco Colamorea (costumi e
scenografie)e
con Liliana Tangorrae Anna Moscatelli (danzatrice).
Ad avviare la serata, le
parole orgogliose del sindaco Michele Abbaticchio: ‘La cultura è una forma di
salvezza e riscatto sociale per la nostra città”.
Lento, incredulo,
silenzioso eppure straziante. È il calvario che viene narrato. Non quello più “ovvio”
del Cristo, ma quello tacito, introspettivo e psicologico della Madre. Il testo, che parte dall’Annunciazione di
Maria fino alla morte del Figlio, è accompagnato da cromatismi musicali,
esasperati nella resa dell’espressione di dolore.
La
profonda espressività, caratteristica della musica di Traetta, è stata reinventata in un
connubio tra recitazione, danza e musica. A rendere le sfumature canore sulle musiche di
Traetta e di Verdi, le voci corali.
Cinque i cori che,
all’unisono, si indirizzavano nell’intonazione sacra dell’opera: Coro “Harmonia” dell’Ateneo di Bari,
l’”Ensemble vocale Palazzo
Incantato” (con il maestro Sergio Lella); il Coro “Harmonia Mundi” (Nicola
Petruzzella), il Coro “Saverio
Mercadante” (Alfredo Luigi Cornacchia) e il Coro lirico giovanile
“Città di Bitonto” (Giuseppe
Maiorano), accompagnati dall’ Orchestra del Teatro “Tommaso Traetta“, con la direzione musicale del maestro Vito
Clemente.
Distintive le voci soliste
di: Daniela Degennaro (soprano), Gianni Leccese(tenore),Antonella Colaianni(mezzosoprano) e Alessandro
Arena (basso).
“Attraverso la musica di
Tommaso Traetta si vuole dare forza al sentimento di appartenenza alla
comunità. Oggi la musica di Traetta incontra il teatro sperimentale”. Queste le
parole dell’Assessore Mangini.
Nonostante l’affluenza, i
brusii e la scarsa visibilità per il pubblico situato dietro le colonne della
romanica cattedrale, i più ascoltavano il silenzio catturante di quell’inno religioso.