Un premio
alla sua carriera, alla sua passione, alla sua volontà di «fare» cultura e
creare uno scambio culturale tra l’Italia e la Serbia.
A riceverlo è stato l’editore Giuseppe Piacente che lo scorso 11 aprile è stato insignito del
prestigioso premio «Anello d’oro» all’interno del rinomato Teatro Nazionale di
Belgrado, uno dei più imponenti teatri europei per dimensioni, produzioni e
numero di addetti (850 lavoratori fissi).
Peppino
Piacente, bitontino di nascita, è titolare della «Secop edizioni» e della
libreria «Secopstore» di Corato.
In pochi
anni grazie ai suoi autori ed ai libri che ha pubblicato, ha raccolto consensi
ed apprezzamenti, partecipando alle più importanti fiere e «saloni» del libro
in tutta Italia. Il premio «Anello d’oro», promosso dall’Associazione per la
cultura e l’istruzione di Belgrado, dal 1956 viene assegnato a personalità di
spicco serbe ma anche internazionali per il contributo costante apportato alla
letteratura di Belgrado.
Giuseppe
Piacente, infatti, con la sua attività di editore è riuscito a far conoscere
ulteriormente in italia diversi scrittori e poeti serbi (Dusa Koacevic, Dragan
Mraovic, Ljiljana Habjanov Djurovic, Ljbivoje Rsumovic, Dragomir Brajkovic)
traducendo e pubblicando anche diverse loro opere. Il catalogo della «Secop
edizioni» di Corato, infatti, oltre che presentare in Italia testi inediti di importanti
autori stranieri, è ricco anche di proposte di libri che vengono dall’altra
parte dell’Adriatico.
Alla
cerimonia, oltre alla massime autorità locali, ha presenziato anche il ministro
della Cultura serba, Bratislv Petkovic.
«Sono
lusingato di ricevere questo premio – ha commentato soddisfatto Peppino
Piacente – anche perchè in Serbia la cultura è sempre stata al passo dei tempi,
in tutti i campi. In realtà è un legame profondo quello che unisce la Secop
Edizioni e l’opposta sponda dell’Adriatico: dalla Puglia ai Balcani il vento
dei libri, della cultura e della poesia traccia rotte, intreccia scambi,
favorisce relazioni, mette in circolo le identità, costruisce ponti».
Articolo tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno a firma di Giampaolo Balsamo