Quindici anni per il Beat Onto Jazz
Festival che, oramai, è diventato un appuntamento imprescindibile per i
jazzofili italiani e non. Il festival
bitontino, sempre con la direzione artistica di Emanuele Dimundo si terrà
dall’1 al 4 agosto in piazza Cattedrale con la consueta formula del doppio set
(inizio concerti ore 21) e mantenendo ancora una volta l’assoluta gratuita per
tutti gli eventi. La novità di quest’anno è costituita da una finestra sulle
musiche del Mediterraneo che si aprirà con
il quartetto di Luigi Campoccia e il violinista marocchino Jamal
Ouassini nonché con il settetto del batterista e bandleader egiziano Yehya
Khalil. Sette concerti che vedranno anche sul palco il chitarrista barese Max Monno con
il suo nuovissimo progetto discografico, la sassofonista romana Milena Angelè;
Martin Taylor, tra i migliori chitarristi della scena internazionale con
l’italo-americano Peppino D’Agostino. E, ancora il trio con il bassista
Dominique Di Piazza che ospiterà il sassofonista Eric Marienthal, per chiudersi
con un appuntamento tanto prestigioso quanto prezioso: il quartetto di Lars
Danielsson che presenterà Liberetto II.
Un
traguardo importante, anagraficamente parlando, per il Beat Onto Jazz Festival:
quindicesima edizione, sempre con l’illuminata direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e
coordina l’Associazione InJazz, ente
organizzatore del festival.
Un
appuntamento lungamente atteso da tutti gli amanti della musica, tra i festival
italiani più prestigiosi, che anche quest’anno si terrà nel centro storico di Bitonto, nella splendida piazza Cattedrale nei giorni da sabato 1 a martedì 4 agosto2015 e che, ancora una volta, mantiene l’assoluta gratuità, aspetto sempre più
raro di questi tempi.
L’evento è realizzato con
la consueta partecipazione del Comune di
Bitonto e il contributo della Regione
Puglia; non è mancato l’apporto dei numerosi sostenitori privati, che hanno in tal modo confermato
l’importanza della rassegna organizzata dall’associazione Injazz e, in
particolare, il main sponsor Ellegidue Arredo
Bagno con nuova sede in Bitonto, e il supporto promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3,Da Bitonto, BitontoTV.
Dal
2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti
musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo
Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi,
Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario
Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola
Stilo, Maurizio Rolli, Mike Stern, Bob
Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana
Foschi e Cinzia Villari, Igor Palmieri, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien
Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi
Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, P-Funking Band, Steve Kirby,
Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo,
David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel
Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe Bassi, Paul
Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, solo per citarne alcuni.
Tutti
i concerti saranno introdotti da Alceste
Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia,
editor Musica Jazz web) e da Marco
Losavio, publisher ed editor in chief di Jazzitalia.net.
Anche quest’anno la kermesse si articolerà sulla
consueta ed entusiasmante formula del doppio set: i concerti avranno inizio
tutti alle ore 21 e, a seguire alle 22 avrà inizio il secondo set.
Sabato1
agosto l’apertura è affidata a Max
Monno, chitarrista di vaglia, stimatissimo docente de Il Pentagramma di
Bari, che a Bitonto presenterà il suo ultimo lavoro discografico: Brasil 2015. Un omaggio personale e di
gran classe al Brasile di Sergio Mendes, che ha peraltro consacrato
personalmente l’originalità e la freschezza del progetto. Al suo fianco alcuni
tra i migliori jazzisti della scena pugliese, abili come pochi nell’illuminare
un sound di per sé già solare: la vocalist Francesca
Leone, il pianista Onofrio Paciulli,
il bassista Gianluca Fraccalvieri e
alla batteria Mimmo Campanale.
Al
termine Max Monno e sodali condurranno la tradizionale jam session alla quale tutti i musicisti sono invitati a
partecipare, elemento che costituisce il brand del Beat Onto Jazz Festival.
Da domenica 2 agosto saranno sempre due gli appuntamenti in piazza Cattedrale. Si apre (ore
21) con la prima assoluta per la Puglia del progetto d’esordio discografico
della sassofonista romana Milena Angelè. Resiliency, si muove tra
composizioni originali di particolare pregio dalle dense tessiture
poliritmiche, e alcune cover suggestive e inattese, tanto da superare i
tradizionali confini imposti dai generi musicali. Un disco intenso che ha il
suo filo rosso nella forza espressiva di una trasformazione continua, umana oltre che musicale. Dice la sassofonista: “Alla sua realizzazione
hanno contribuito musicisti che ho scelto non solo perché musicalmente
preparati per esprimere tutte le sfumature, i suoni e le emozioni, ma,
soprattutto, perché umanamente dotati dell’apertura mentale e della curiosità
che mi ha permesso di suonare tutto quello che volevo, senza paura di
sperimentare e di andare oltre i confini di un genere in particolare”. Milena
Angelè dirige la scuola di musica Artidee di Roma. Ha collaborato con la
banda della Scuola di Musica Popolare di Testaccio e con la M. J. Ùrkestra di
Roberto Spadoni. Ha collaborato con l’associazione A.M.I. diretta da Claudio
Montuori a molti spettacoli di arte di strada all’interno di manifestazioni
indette dal Comune di Roma e nel Lazio. Ha suonato, tra gli altri, con Gianluigi
Trovesi, Sandro Satta, Maurizio Giammarco. Con Milena Angelè ci saranno Enrico Bracco (chitarra), Edoardo Ravaglia (pianoforte), Fabio Sasso (batteria).
Ilsecondo set (ore 22) vedrà in scena la
prima pagina del percorso attraverso le musiche del Mediterraneo con un
pianista che già aveva calcato il palco bitontino per presentare il suo
precedente lavoro discografico: Luigi
Campoccia. Quest’anno il musicista toscano darà voce a «Il sogno di Osman»,
logica prosecuzione del lavoro di ricerca tra i suoni dell’area del
Mediterraneo intrapreso da diversi anni. Qui Campoccia chiama al suo fianco il
violinista del Marocco Jamal Ouassini,
tra i maggiori interpreti della cultura musicale araba. Luigi Campoccia, pianista, cantante, arrangiatore, da oltre trent’anni
sulle scene internazionali a fianco dei più grandi musicisti; quindici dei quali
passati con Giorgio Gaber e con la musica d’autore. L’esperienza, la
professionalità, l’innato talento musicale gli hanno consentito di elaborare
progetti artistici di spessore frutto dell’aggregazione misurata di musiche,
suoni, immagini e parole. Jamal Ouassininato a Tangeri si trasferisce a Verona dove si diploma come violinista presso
il locale conservatorio. Nel 1984 fonda l’Ensemble Ziryab, gruppo musicale che,
riunendo prestigiosi musicisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo,
tra gli anni Ottanta e Novanta ha suscitato grandi consensi nell’ambito dei più
prestigiosi festival di World Music, sia in Italia che nel resto d’Europa. Numerose
le sue collaborazioni nella realizzazione di musiche sia teatrali che
cinematografiche; sono da ricordare “Federico II” di e con Giorgio
Albertazzi, “Il Viaggio di Mirnah”,”Il Castello Variopinto”
e “Aladino” di e con Michel Poletti. Ha collaborato anche con Moni
Ovadia ed è leader di diversi gruppi musicali.
La
seconda finestra sulle musiche dell’area del Mediterraneo si apre con una doppia
esclusiva nel primo set di lunedì 3 agosto:
il settetto del batterista e bandleader egiziano Yehya Khalil si esibisce per la prima volta in assoluto in Puglia
e, a rincarare la dose, è l’esclusiva nazionale che il Beat Onto Jazz Festival
si è aggiudicato. Il large ensemble del blasonato musicista
egiziano-statunitense fonde gli aromi orientali con un jazz possente per un
risultato sicuramente affascinante. Yehya
Khalil nasce a Il Cairo ed è considerato una vera e propria leggenda
vivente nell’ambiente artistico egiziano contemporaneo; musicista fra i più
rispettati, non solo per la padronanza delle percussioni, ma anche per
l’intensa attività artistica maturata con il gruppo da lui fondato, può essere
definito come il jazzista più rappresentativo dell’attuale panorama musicale
del suo paese. Alla sola età di quattordici anni fonda il Cairo jazz Quartet,
primo e storico ensemble jazz egiziano, le cui composizioni ancor oggi sono
fonte d’ispirazione per gli esponenti di tale genere musicale. Nel 1966 si
trasferisce negli Stati Uniti dove ha affiancato alcune leggende del jazz come
Dizzy Gillespie, Duke Ellington e Herbie Hancock. Nel 1980 rientra in Egitto
dove è leader di autorevoli progetti. Al fianco di Khalil ci saranno: Florent Cornillet, sassofoni; Tamer Fathy, chitarra; Mohamed Helmy, pianoforte; Mohsen Allam, fisarmonica; Maged Yehia, basso; Atef Abdel Rahman, percussioni.
Ilsecondo set sarà appannaggio delle
corde di due veri e propri fuori classe della chitarra: Martin Taylor e Peppino
D’Agostino. Due maestri del loro strumento a confronto, il cui suo suono ha
ammaliato le platee più prestigiose di tutto il mondo. Il tocco inimitabile del
pluripremiato chitarrista inglese, cresciuto al fianco di Stephane Grappelli,
incontrerà le ricercate sonorità del messinese D’Agostino, che da circa tre
decenni si è accasato negli Stati Uniti dove è riconosciuto come maestro del
fingerstyling, tanto che nel 2007 la prestigiosa rivista Guitar Player lo ha
incoronato quale miglior chitarrista acustico. Martin Taylor ha collaborato, tra i tanti, con Jeff Beck, Bill
Wyman, George Harrison, Dionne Warwick, Gary Burton ed ha preso parte a oltre
cento registrazioni.
La
kermesse, fiore all’occhiello dell’estate bitontina, chiude martedì 4 agosto con un doppio set senza pari. La prima parte della serata
(inizio ore 21) è del From The Space Trio con il bassista francese Dominique Di Piazza,tra i maestri par excellence del basso elettrico. Con lui Mirko Maria Matera al pianoforte e Alex Napolitano alla batteria, jazzisti pugliesi di vaglia. La
sinergia che ne scaturisce è racchiusa anche in un cd freschissimo di stampa. Dominique Di Piazza ha sviluppato una
tecnica personale e che merita seguaci in tutto il mondo. Due momenti
importanti della sua carriera sono stati senza dubbio la partecipazione al John
McLaughlin Trio (con Trilok Gurtu), che lo ha visto impegnato in oltre 300 date
e protagonista dell’album “Que Alegria”, e la lunga tournée in oltre 10 paesi
africani con il pianista Meddy Gerville, il chitarrista Jean-Marie Ecay e il
batterista Horacio “el negro” Hernandez. Nel suo curriculum si trovano anche
Gil Evans, John Scofield, André Céccarelli, Joe Di Orio, Dennis Chambers,
Bireli Lagrene, Michel Petrucciani. Alla triade si unisce il Grammy Award winner Eric Marienthal, policromo sassofonista indiscusso punto di
riferimento della fusion e già componente della Chick Corea Electric Band.
Alle22 il palco di piazza Cattedrale
avrà l’onore di ospitare uno tra i più acclamati compositori e musicisti della
scena europea, un vero e proprio guru del jazz scandinavo: Lars Danielsson che presenterà il suo nuovo quartetto e la seconda
parte dell’opera Liberetto (pubblicata dall’Act Music). Un quartetto più che
blasonato che vede il pianista della Martinica Gregory Privat, il chitarrista inglese John Parricelli (al fianco anche di Vince Mendoza, Kenny Wheeler,
Norma Winstone, Peter Erskine) e il batterista e percussionista e compositore
svedese Magnus Öström, che ha
siglato il jazz europeo con l’E.S.T. Con questa formazione Danielsson dipinge
delle immagini bellissime ed emozionanti con una tavolozza completamente nuova.
Proprio ciò che aveva in mente quando ha inventato il titolo del nuovo progetto
Liberetto. “Questo neologismo descrive lo stato d’animo con il quale voglio
creare la mia musica” dice il musicista svedese. “Questa parola è legata ai
miei precedenti album, sia da un punto di vista linguistico sia attraverso la
sua inferenza con la terminologia della musica classica. E questo mette in
risalto la libertà che voglio costantemente esprimere con la mia musica e lo
rende un libro aperto.”
Danielsson, violoncellista, bassista e compositore, è
riconosciuto e ammirato in tutta la scena jazz internazionale per il suo suono
unico, che è allo stesso tempo lirico e potente. Ha lavorato con: Randy e
Michael Brecker, John Scofield, Jack DeJohnette, Mike Stern, Billy Hart,
Charles Lloyd, Terri Lyne Carrington e Dave Kikoski ed è anche stato membro del
Trilok Gurtu Group.
Tutti
gli eventi sono gratuiti.
Info: www.beatontojazz.com;
www.facebook.com/beatontojazz.
Eventi
Collaterali:
Durante i quattro giorni del Beat Onto Jazz
Festival, la cooperativa Reartu (Religione, Arte, Turismo) di Bitonto, con la
quale il Beat Onto JF collabora in rete, mette a disposizione del pubblico
gratuitamente guide turistiche per visite alla cattedrale e alla cripta di
Bitonto, con speciali sconti per gli scavi archeologici. Info: 333.4927688.
Il Programma nel dettaglio
BEAT ONTO JAZZ FESTIVAL 2015
XV EDIZIONE
BITONTO – P.zza Cattedrale
1 – 4 agosto 2015
Ingresso Libero
1 agosto
Max Monno Brasil 2015
Max Monno, chitarra
Francesca Leone, voce
Onofrio Paciulli, pianoforte
Gianluca Fraccalvieri, basso elettrico
Mimmo Campanale, batteria
A seguire: Jam Session
2 agosto
I SET
Milena Angelè Quartet
Milena Angelè, sassofono tenore
Enrico Bracco, chitarra
Edoardo Ravaglia, pianoforte
Fabio Sasso, batteria
II SET
Luigi Campoccia Quartet Il sogno di Osman
Luigi Campoccia, pianoforte
Jamal Ouassini, violino
Giacomo Rossi, contrabbasso
Paolo Corsi, batteria
3 agosto
I SET
Yehya Khalil Septet
Yehya Khalil, batteria
Florent Cornillet, sassofoni
Tamer Fathy, chitarra
Mohamed Helmy, pianoforte
Mohsen Allam, fisarmonica
Maged Yehia, basso
Atef Abdel Rahman, percussioni
II SET
Martin Taylor & Peppino D’Agostino
Martin Taylor, chitarra
Peppino D’Agostino, chitarra
4 agosto
I SET
From The Space Trio & Eric Marienthal
Dominique Di Piazza, basso elettrico
Eric Marienthal, sassofoni
Mirko Maria Matera, pianoforte
Alessandro Napolitano, batteria
II SET
Lars Danielsson New Quartet Liberetto II
Lars Danielsson, violoncello
John Parricelli, chitarra
Gregory Privat, pianoforte
Magnus Öström, batteria e percussioni