La meravigliosa piazza Cattedrale,
puntualmente dall’1 al 4 agosto, tornerà a ospitare il Beat Onto Jazz Festival,
che quest’anno varerà la XIV edizione ospitando alcune stelle del jazz
internazionale: Paul Wertico, Benny Golson, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani
e alcuni astri nascenti provenienti dall’Oriente, come la trombettista giapponese
Hikari Ichihara e l’ensemble taiwanese capitanato dal contrabbassista Giuseppe
Bassi, nonché il quartetto del polistrumentista lucano Attilio Troiano con il
trombettista serbo Stjepko Gut. Previsti anche alcuni eventi collaterali, tra
cui il workshop del batterista Paul Wertico, una mostra fotografica e il
tradizionale tour guidato del centro storico di Bitonto.
Quattordicesima
edizione per il Beat Onto Jazz Festival,
sempre sotto l’accurata e capace direzione artistica dell’Avv. Emanuele Dimundo che presiede e
coordina l’Associazione InJazz, ente
organizzatore del festival.
Un
appuntamento lungamente atteso da tutti gli amanti della musica, tra i festival
italiani più prestigiosi, che anche quest’anno si terrà nel centro storico di Bitonto, nella splendida piazza Cattedrale nei giorni da venerdì 1 a lunedì 4 agosto 2014 e, nonostante le difficoltà
economiche sempre più pressanti, mantiene l’assoluta
gratuità, aspetto sempre più raro di questi tempi.
L’evento è realizzato con
la consueta partecipazione del Comune di
Bitonto e partecipa al bando regionale per l’erogazione dei fondi europei
per la valorizzazione delle eccellenze dei festival e delle
rassegne di spettacolo dal vivo; non è mancato l’apporto dei numerosi sostenitori privati, che hanno in tal modo confermato
l’importanza della rassegna organizzata dall’associazione Injazz – e il supporto promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3,Da Bitonto, BitontoTV.
Dal
2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti
musicisti del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo
Fresu, Francesco Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi,
Joey Calderazzo, Roberto Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario
Stantchev, Jimmy Owens, Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola
Stilo, Maurizio Rolli, Mike Stern, Bob
Franceschini, Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana
Foschi e Cinzia Villari, Igor Palmieri, Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien
Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi
Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca, P-Funking Band, Steve Kirby,
Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe La Barbera, Gegè Telesforo,
David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet, Luca Aquino, Michel
Pastre, solo per citarne alcuni.
Tutti
i concerti saranno introdotti da Alceste
Ayroldi, saggista, docente e critico musicale (Musica Jazz, editor Jazzitalia,
editor Musica Jazz web) e da Marco
Losavio, publisher ed editor in chief di Jazzitalia.net.
Anche quest’anno la kermesse si articolerà sulla
consueta ed entusiasmante formula del doppio set: i concerti avranno inizio
tutti alle ore 21.
Venerdì1
agosto l’apertura è affidata a uno
tra i più eleganti maestri dell’organo Hammond, il pugliese Vito Di Modugno che sarà alla testa del
suo sfavillante e prestigioso quintetto con Fabio Morgera (tromba), Michele
Carrabba (sax), Francesco Palmitessa(chitarra), Massimo Manzi(batteria). Vito Di Modugno, eletto per tre anni di seguito tra i migliori
dieci organisti al mondo dalla prestigiosa rivista americana Downbeat, ha
intrapreso giovanissimo gli studi musicali sotto la guida del padre (Pino Di
Modugno, noto fisarmonicista) studiando pianoforte, organo, basso elettrico e
contrabbasso. Si è diplomato in seguito in pianoforte e in musica jazz. Nel
2003 è stato eletto tra i migliori nuovi talenti nel referendum Top Jazz
indetto dalla rivista Musica Jazz, ed è vincitore del Jazzit Awards edizioni
2011 e 2012 come miglior organista italiano. Ha suonato da solista con l’Orchestra
Sinfonica Arturo Toscanini di Parma interpretando il concerto per gruppo e
orchestra sinfonica dei Deep Purple composto dall’organista Jon Lord.
Al
termine Di Modugno e i suoi sodali condurranno la tradizionale jam session, elemento che costituisce
il brand del Beat Onto Jazz Festival.
Sabato 2 agosto, arriverà sul palco di piazza
Cattedrale uno tra i più grandi batteristi di tutti i tempi: Paul Wertico con Fabrizio Mocata (pianoforte) e Gianmarco
Scaglia (contrabbasso) che presenteranno in prima assoluta e in esclusiva
per la Puglia il loro ultimo album Free
The Opera, ammesso ai Grammy Awards 2014.
Paul Wertico nel 1983 entra a far parte del Pat Metheny Group (con
il quale vincerà sette Grammy Award) e
vi rimane fino al 2001. Negli ultimi anni ha creato il Paul Wertico Trio e ha
collaborato con musicisti come: Larry Coryell, Kurt Elling e Jeff Berlin. Dal
2000 al 2007 è stato membro di un gruppo di rock progressivo polacco gli SBB. Fabrizio Mocata, pianista e compositore
siciliano dal 2000 al 2007 fa parte del quintetto Rojo Porteño. Nel 2009 il suo
progetto da leader “Puccini Moods”, in trio con Ettore Fioravanti e Gianmarco
Scaglia. Sempre nel 2009, con il quartetto milanese Mala Hierba pubblica
l’album “Impollinazioni”, disco che riceve il premio Toast al MEI di Faenza.
Nel 2011 intraprende la collaborazione con il cantante uruguaiano Ricardo
Olivera e nel 2012 si affaccia sulla
scena internazionale registrando il suo nuovo progetto a New York con Marco
Panascia, Ferenc Nemeth e George Garzone. Gianmarco
Scaglia, contrabbassista e
compositore nel 1986 ha fondato con Raimondo Meli Lupi l’ Open Frontiers Trio,
tutt’ora in attività. Nel 1994, parallelamente, forma un trio come leader con Claudio Fasoli ai sassofoni ed Ettore
Fioravanti alla batteria e, su proprie composizioni, realizza il suo primo
disco “ Moods”. Ha all’attivo circa venti incisioni discografiche. Ha
collaborato con Joe Diorio, Skip Hadden,
John Helliwell, Danilo Rea, Paolo Fresu, Franco Cerri e si è esibito con l’ Orchestra Nazionale di Sofia, Jazz Art
Orchestra, e l’Arturo Toscanini Orchestra Ritmica.
Ilsecondo set (ore 22.30) vedrà in scena
uno quintetto frizzante: Attilio Troiano
Quintet feat. Stjepko Gut: Attilio
Troiano (sax, flauto, clarinetto, tromba, trombone, voce), Stjepko Gut (tromba, flicorno), Andrea Candela (pianoforte), Giuseppe Venezia (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria). Attilio Troiano è uno dei musicisti più
poliedrici nel panorama jazzistico. Da polistrumentista suona oltre sedici
strumenti. Vincitore del premio Luca Flores Italian Jazz Award 2010 nella
sezione Best New Act, è anche direttore artistico del jazz festival Basilijazz.
Direttore d’orchestra, arrangiatore, compositore e cantante, ha collaborato con
musicisti di fama mondiale quali, Duffy Jackson, Enrico Rava, Greg Hutchinson,
Jason Lindner, Johnatan Blake, Lollo Meier,
John Allred, Giovanni Amato, Randy Sandke, David Paquette, Scott
Hamilton e molti altri ancora. Fondatore e direttore di tre diverse Big Band
Internazionali a suo nome con le quali ha inciso nel New Jersey il suo ultimo disco
“Something New”. Stjepko Gut, è uno
dei jazzisti più famosi della Serbia; ha studiato tromba jazz presso la Swiss
Jazz School di Berna, in Svizzera e presso il Berklee College of Music di
Boston, Massachusetts. Come direttore d’orchestra, ha vinto il primo posto nel
primo concorso austriaco di Big Band. È stato membro del gruppo Lionel Hampton
All Stars per due anni. Ha fatto tournée internazionali, performance e
registrazioni con Sal Nistico , Clark Terry, Wild Bill Davis, Benny Bailey,
Horace Parlan , Mel Lewis, Kenny Washington , Johnny Griffin, Jimmy Heath,
James Moody, Clifford Jordan, Ernie Willkins, Joe Newman, Davenport Wallace,
Jon Faddis, Nicholas Payton, Frank Wess, Alvin Queen, e Dusko Gojkovic. È
docente presso il Graz Institut for Jazz dal 1984.
Altre
due esclusive regionali nella serata di domenica
3 agosto: la prima parte della serata vedrà in scena la sorprendente
trombettista giapponese Hikari Ichihara,
che sarà accompagnata da William Grecoal pianoforte, Luca Alemanno al contrabbasso
e Mimmo Campanale alla batteria.
La
trombettista giapponese Hikari Ichiharaè la stella nascente della nuova scena jazzistica nipponica e i suoi lavori
hanno puntualmente vinto il “Gold Disc” dello Swing Journal, storico
magazine giapponese di jazz. Dopo il suo debutto discografico del 2005 con
“Ichiban no Shiawase”, pubblicato dalla major giapponese Pony Canyon, Hikari
Ichihara ha registrato due dischi a New York, “Sara Smile” (2006) e “Stardust”
(2007), avvalendosi della presenza di leggende del jazz americano come Adam
Birnbaum (piano), George Mraz (contrabbasso), Victor Lewis (batteria) e Wayne
Escoffery (sax tenore). L’Hikari Ichihara Quartet presenterà nuove composizioni
originali della trombettista e accattivanti rivisitazioni di standards classici
e moderni.
Ilsecondo set sarà appannaggio di due
tra i più rappresentativi jazzisti italiani: Enrico Pieranunzi (pianoforte) e Rosario Giuliani (sassofono contralto) che porteranno in scena il
loro personale omaggio a Duke Ellington: Duke’s
Dream.
Era
il 1974 quando Edward Kennedy Ellington, detto “Duke” se ne andava. Qualcuno ha
scritto, non a torto, che “Duke” non era un soprannome, ma un meritato titolo
nobiliare. Dice Pieranunzi: “Tre anni prima m’era capitato di sentire dal vivo
la sua orchestra. Era proprio vero: Ellington era un nobilissimo capo tribù,
capace con uno sguardo di inviare e mettere in moto nei suoi musicisti un tasso
di energia straordinario”. E’ a questo gigante, il più creativo e prolifico
compositore afro-americano del Novecento, che Pieranunzi e Giuliani intendono rendere
omaggio, suonando una selezione di brani tra i più di mille che Ellington ha
composto. Un tributo a un musicista monumentale, la cui enorme eredità
artistica merita, a quarant’anni dalla
scomparsa, di essere ricordata, riproposta, riscoperta ancora una volta.
La
kermesse, fiore all’occhiello dell’estate bitontina, chiude lunedì 4 agosto con un doppio set di particolare pregio.
Apre
la scena Giuseppe Bassi & Mission
Formosa Quartet feat. Francesco Lento & Gaetano Partipilo, che vede il
contrabbassista barese Giuseppe Bassiinsieme a tre eccellenti musicisti di Taiwan: Shen Yu Su (sassofoni), Yu
Ying Hsu (pianoforte) e Kuan Liang
Lin (batteria) e a due ospiti speciali: il trombettista Francesco Lento e il sassofonista Gaetano Partipilo. L’ensemble propone
composizioni originali scritte e pensate a Taiwan, con anche standard finemente
arrangiati e scelti accuratamente tra il repertorio meno conosciuto. Intensità
ed energia sono le principali caratteristiche di un concerto in cui la scena si
colora con certezza della bellezza femminile tipica dell’estremo oriente. Una
sorta di viaggio immaginario descritto dalla musica , per le vie della città,
tra gli incensi e le storie antiche dei miti della cultura cinese, fino alle
escursioni nell’America del nord che nell’ultimo secolo ha contribuito alla
formazione culturale e sociale di quella parte della Cina più democratica che
si chiama Taiwan, l’isola di Formosa.
Alle22.30 la scena sarà tutta per una
vera e propria leggenda del jazz: Benny
Golson, a capo di un quartetto formato da Ettore Carucci al pianoforte, Francesco
Angiuli al contrabbasso e Marcello Nisi alla batteria.
Universalmente
noto come leggenda del jazz, compositore, arrangiatore, autore di testi,
produttore, attore (ha recitato in “The Terminal”, diretto da Steven Spielberg)
e sassofonista di fama mondiale, Benny
Golson è autore di brani storici considerati a tutti gli effetti standard:
“I Remember Clifford” (in memoria dell’amico Clifford Brown), “Stable Mates”,
“Killer Joe” (interpretato anche dai Manhattan Transfer), “Along Came” e Betty”.
Nel corso della sua straordinaria carriera, ha suonato nelle band di Dizzy Gillespie,
Benny Goodman, Lionel Hampton, Earl Bostic e soprattutto Art Blakey. Per anni,
infatti, è stato il sassofonista dei Jazz Messengers, scrivendo alcune delle
composizioni più celebri del gruppo come “Blues March” e “Whisper Not”. Pochi
musicisti jazz possono, come lui, essere menzionati come veri innovatori, ed
ancora meno possono vantare una carriera che letteralmente ridefinisce il
termine “jazz”. Benny Golson ha l’assoluta maestria dello stile jazz, ed oltre
ad aver creato partecipato da protagonista alla storia della musica moderna, si
è anche espresso come didatta, insegnando a studenti di tutte le eta. Ha tenuto
lezioni al Lincoln Center collaborando con Wynton Marsalis, alla New York
University e alla National University di San Diego.
Tutti
gli eventi sono gratuiti.
Info: www.beatontojazz.com;
www.facebook.com/beatontojazz.
Eventi
Collaterali:
Sabato
2 agosto (dalle
16 alle 19.30) Paul Wertico terrà un workshop presso il teatro
Traetta o altra location che sarà comunicata attraverso il sito del festival.
La quota di iscrizione è di euro 15. Per poter partecipare si prega di
consultare il sito (www.beatontojazz.com).
Dall’1 al 31 agosto verrà allestita all’interno del
Torrione di Bitonto una mostra fotografica sul tema: “ La musica è
dentro di noi”.
Durante i quattro giorni del Beat Onto Jazz
Festival, la Ulixes, propone un tour guidato alla scoperta dei
principali siti di interesse storico artistico della città: la Cattedrale, il
Torrione Angioino, l’atrio della Biblioteca Comunale, la chiesa di San
Domenico. Le guide gratuite saranno fornite dalla Cooperativa Ulixes, che
occorrerà contattare per prenotare le visite.
Per info e prenotazioni 080.3473487 oppure
turismo@cooperativaulixes.it
BEAT ONTO JAZZ FESTIVAL 2014
XIV EDIZIONE
BITONTO – P.zza Cattedrale
1 – 4 agosto 2014
Ingresso Libero
1 agosto
Vito Di Modugno Quintet
Vito Di Modugno, organo Hammond
Fabio Morgera, tromba
Michele Carrabba, sax
Francesco Palmitessa, chitarra
Massimo Manzi, batteria
A seguire: Jam Session
2 agosto
I SET
Mocata-Scaglia-Wertico Trio
Fabrizio Mocata, pianoforte
Gianmarco Scaglia, contrabbasso
Paul Wertico, batteria
II SET
Attilio Troiano Quartet feat. Stjepko Gut
Attilio Troiano, sax, flauto, clarinetto, tromba, trombone, voce
Stjepko Gut, tromba, flicorno
Andrea Candela, pianoforte
Giuseppe Venezia, contrabbasso
Pasquale Fiore, batteria
3 agosto
I SET
Hikari Ichihara Quartet
Hikari Ichihara, tromba
William Greco, pianoforte
Luca Alemanno, contrabbasso
Mimmo Campanale, batteria
II SET
Pieranunzi-Giuliani Duo
Duke’s Dream
Enrico Pieranunzi, pianoforte
Rosario Giuliani, sax
4 agosto
I SET
Giuseppe Bassi & Mission Formosa Quartet feat. Francesco Lento & Gaetano Partipilo
Shen Yu Su, sax
Yu Ying Hsu, pianoforte
Giuseppe Bassi, contrabbasso
Kuan Liang Lin, batteria
Francesco Lento, tromba
Gaetano Partipilo, sax alto
II SET
Benny Golson Quartet
Benny Golson, sassofono tenore
Ettore Carucci, pianoforte
Francesco Angiuli, contrabbasso
Marcello Nisi, batteria